REDAZIONE FERRARA

Hacker in Comune Rete internet nel mirino e numeri disattivati Chiesto un riscatto

Il virus ha infettato tutti gli apparecchi elettronici creando disagi. Dal dark web poi è arrivata una richiesta di soldi da pagare in bitcoin. L’ipotesi è che un dipendente abbia per errore aperto un file corrotto. .

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Hacker in Comune Rete internet nel mirino e numeri disattivati Chiesto un riscatto

Un attacco hacker in piena regola, poi la richiesta di riscatto. Rigorosamente in bitcoin, attraverso i canali del dark web. Un brutto risveglio, quello di ieri, per il Comune di Ferrara che si è trovato a dover fare i conti con un virus informatico che ha ‘infettato’ tutti gli apparecchi elettronici della struttura. L’effetto diretto è stato un tilt generalizzato dei servizi. Peraltro da palazzo Comunale hanno fatto sapere che, per ragioni di sicurezza, sono stati disattivati i servizi digitali interni. In particolare i servizi allo sportello e le utenze telefoniche, tra cui il numero verde dell’Urp. Sono ancora in fase di accertamento le motivazioni che hanno portato a mettere ko il sistema informatico dell’ente pubblico, tuttavia sembra farsi strada l’ipotesi che qualcuno abbia aperto un documento, con una forma di virus informatico all’interno, che poi si è insinuato e ha colpito l’intera struttura. In sostanza la compromissione ha riguardato il file server di Lepida. Benché inizialmente si pensasse che non fossero state ‘trafugate’ delle informazioni, durante il pomeriggio è arrivata invece la conferma che molti dati sono andati perduti. E, il fatto che sia stata avanzata una richiesta di riscatto, fa pensare che siano entrati in possesso di chi ha organizzato il cyber attacco e che ora quelle informazioni possano essere la ‘merce di scambio’ per la trattativa. Una trattativa che, ovviamente, non ci sarà. Anche se il Comune dovrà comunque in qualche modo capire di che entità è il riscatto la cui richiesta, pare, sia arrivata da un sito americano. Ad ogni modo, assicurano dal Comune, fortunatamente non sono andati perduti ne trafugati i dati anagrafici. I tecnici dell’azienda Vem sono al lavoro per tentare di ripristinare il tutto, anche se non sono ancora stati chiariti i tempi nei quali avverrà il competo riassetto dell’intera struttura informatica comunale. Per l’Ente è la prima volta che accade, ma c’è un precedente altrettanto ‘eccellente’ in città: l’attacco hacker subito dall’università. Verso la fine del maggio scorso, per via della diffusione di una email truffa, vennero hackerate circa un migliaio di caselle di posta elettronica (e non solo) degli studenti. La risposta della governance dell’ateneo fu immediata, attraverso l’istituzione di una task force cyber per alzare il livello di difesa. Anche i tecnici del Comune, come è detto, sono già all’opera. Ma non sarà facile, tanto più che questa interferenza interviene in un momento in cui l’ente è concentrato nel processo di transizione dei dati verso il cloud.

Federico Di Bisceglie