Ferrara, 23 luglio 2023 – La grandinata, che si è scatenata ieri attorno alle 14.30, ha colpito duramente una fascia dell’Alto Ferrarese, insistendo su XII Morelli, Alberone, Pilastrello, Buonacompra, Casumaro, Reno Centese, Dosso, Sant’Agostino e Poggio Renatico. E’ in quest’ultima località che si registra una persona con ferite di una certa entità. L’uomo è stato portato all’ospedale di Cona dopo essere stata colpita dalle macerie del fienile.
L’uomo , 50 anni, di Poggio Renatico, imprenditore agricolo noto anche per la sua attività di vendita a km zero, visto il maltempo, aveva deciso di riparare l’auto nel fienile quando, forse per le forti raffiche di vento, il muro ha ceduto cadendo sul mezzo. Fortunatamente l’uomo era appena sceso ma è rimasto comunque colpito dal crollo, tanto che è stato necessario l’intervento del 118 per le ferite riportate.
I primi accertamenti sembrano incoraggianti ma poteva andare davvero molto peggio. "Un disastro, mai vista una cosa così, né io né mio padre che ha 89 anni – dice Cristina Govoni da Pilastrello – vetri rotti, tapparelle spezzate, il furgone andato e ci sono anche buchi nel tetto con tutto il soffitto bagnato". "E’ venuto dal nulla. Un minuto di forte vento e poi la grandine con un rumore che pareva un bombardamento – è il racconto da Dosso di Damiano Bonvicini – un disastro. Ci ha danneggiato le auto, bucato i lucernai piovendo poi dentro, grondaie accartocciate, parabole disfatte, pannelli solari andati. Un sacco di danni tutti insieme. Un macello. Per uscire a mettere in sicurezza velocemente qualcosa, ho messo l’elmetto". Danni anche alle attività. "Mezzi aziendali trapanati, insegna in briciole – dice Andrea Govoni del Biren – vetri rotti, pallettoni sul soffitto che ci hanno rotto le aree illuminanti e pioggia all’interno. Un disastro. Ora facciamo la conta dei danni e speriamo nell’aiuto delle istituzioni davanti a questi eventi così eccezionali".
«I danni da grandine e vento purtroppo sono ingenti, soprattutto nelle frazioni – dice il sindaco di Cento Edoardo Accorsi dopo la ricognizione fatta col vicesindaco Vito Salatiello - Molte macchine danneggiate, vetri e tetti di case. Interventi anche per alberi caduti e pali dell’illuminazione pubblica. Poi inizieremo la conta dei danni anche sul patrimonio pubblico". "Lunedì chiederò alla Regione lo stato di calamità – dice Roberto Lodì. sindaco di Terre del Reno – tutti noi abbiamo avuto danni a tetti, case, auto. Non si è salvato nulla. Anche molti tetti di capannoni sono stati massacrati. Abbiamo danni alla nuova caserma dei carabinieri e alla scuola, oltre ai cappotti dei muri letteralmente ’crivellati’ come quello del centro civico a San Carlo. Danni anche alla parrocchia e alla chiesa di Sant’Agostino oltre che ai lampioni della pubblica e temo che saremo al buio". "Vetri, auto, tetti, allagamenti nelle case e un crollo – dice il sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti – ci sono danni anche al campo del fotovoltaico, sedie e tavolini rotti alla sagra della rana, bucati i teloni del campo da tennis. Stiamo facendo la conta dei danni che sono davvero ingenti".