MARIO BOVENZI
Cronaca

Granchio blu killer a Goro, la denuncia: “Ha spazzato via tutte le mie ostriche”

L’imprenditore francese che per primo ha realizzato gli allevamenti tra Goro e Porto Garibaldi : “Hanno tagliato le reti”. Ok del ministero alla pesca del crostaceo dopo la richiesta della Regione

Laurent Sitterlin è stato il primo produttore di ostriche a Goro

Laurent Sitterlin è stato il primo produttore di ostriche a Goro

Goro (Ferrara), 19 luglio 2023 – C’è chi pensa di farne un piatto prelibato da servire ai tavoli dei ristoranti e tra le panche delle sagre che fioriscono d’estate, ma la realtà è molto più cruda. La sta vivendo sulla sua pelle Laurent Sitterlin, 58 anni, che partito dall’Alsazia è stato il primo produttore di ostriche nella sacca di Goro.

"I granchi blu – racconta tra disperazione e rabbia – hanno bucato le reti che proteggono il seme delle ostriche e le hanno spazzate vie. Dobbiamo studiare adesso un altro metodo per proteggere la semina, le maglie non bastano a fermare questo predatore. Ci siamo fermati e abbiamo tenuto tutto nel laboratorio. Mettere in mare il prodotto sarebbe un suicidio".

La sua denuncia proprio nel giorno in cui, dopo le sollecitazioni della Regione, arriva il via libera dal ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare alla pesca del granchio blu. Uno spiraglio per Sitterlin che porta avanti con la cooperativa Sant’Antonio e Edoardo Turolla, biologo dell’Istituto Delta ecologia applicata legato all’università di Ferrara, l’unico laboratorio in Italia per la semina delle ostriche.

"A causa del granchio blu – riprende – siamo obbligati a tenere gli esemplari in laboratorio per evitare che vengano divorati, questo comporta un aumento dei costi. Non abbiamo ancora calcolato quanto abbiamo perso a causa di questa specie aliena, non si tratta di un danno da poco". L’orizzonte è segnato dall’incertezza. "Se non troviamo un metodo per proteggerle non possiamo andare avanti. Stiamo studiando la realizzazione di alcuni involucri di plastica".

Per il momento sono in alto mare. A finire sbriciolato tra le ’tenaglie’ per ora è il seme, le ostriche si sono salvate. Ma visto il proliferare dei granchi e la loro aggressività anche la produzione è appesa ad un filo. Un’avventura coraggiosa quella di Lorrain. Alla quale hanno creduto il biologo Edoardo Turolla, e Vanni Cazzola, pescatore, anche lui socio della coperativa ittica. Nel 2016 hanno dato vita ad un settore nel quale poi si sono buttate anche altre cooperative della pesca. I primi passi, l’investimento, il successo. Che ora rischia di sgretolarsi nell’avanzare lento e cadenzato di uno spazzino del mare. Prova a fermarlo Mauro Malaguti, parlamentare di FdI, che lancia un appello agli chef. "Inserite nel menu il granchio blu. E’ buonissimo, si possono fare ottimi spaghetti e inventare nuove ricette. In Cina e America è apprezzatissimo". Una buona idea.