REDAZIONE FERRARA

Granchio blu, Caterino:: "Ora dovremo conviverci"

Comacchio, la sintesi del commissario per l’emergenza dopo i primi incontri "Il nostro vero obiettivo è contenerlo, perchè sarà impossibile debellarlo".

Il commissario Enrico Caterino

Il commissario Enrico Caterino

COMACCHIO

"Col granchio blu dovremo conviverci, perché sarà impossibile debellarlo. Il nostro obiettivo sarà di contenerlo". Così l’ex prefetto Enrico Caterino, nuovo commissario per l’emergenza granchio blu nominato dal Governo, ha risposto all’agenzia di stampa AdnKronos, riferendosi all’esito dei primi due incontri avuti a Rovigo e Ferrara nei giorni scorsi per fare il punto della situazione. Come ricordato dal commissario, "il granchio blu non è una specie nuova o aliena nelle nostre acque, è qui dal 1949, arrivato con l’acqua di zavorra delle navi. Certo, prima non si notava neppure, oggi invece siamo di fronte a un’emergenza che non ha precedenti per cui non possiamo aggrapparci a niente. Ma ho già fatto presente, nei due incontri che ho avuto con tutte le categorie di pescatori e allevatori e i vari rappresentanti istituzionali, che col granchio blu dovremo conviverci, perché sarà impossibile debellarlo. Il nostro obiettivo sarà di contenerlo". Questo, dunque, dovrà essere l’obiettivo da perseguire nell’ambito dell’emergenza provocata dalla proliferazione del dannoso crostaceo che sta mettendo in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura. Entro fine mese, Enrico Caterino terrà un terzo incontro in Friuli Venezia-Giulia, in quanto "anche nella laguna di Grado e di Marano – ha spiegato - il granchio blu ha fatto danni, così come a Caorle (Venezia).

Abbiamo poi i casi di Orbetello e qualcosa anche in Puglia, ma non sono situazioni minimamente paragonabili a quelle che si riscontrano nell’area del Delta del Po, dove il particolare ambiente salmastro e l’innalzamento delle temperature ne ha favorito la massiccia proliferazione che vediamo nelle aree tra Porto Viro, Porto Tolle, Comacchio e Goro". Sono trascorse due settimane da quando il commissario per l’emergenza è entrato ufficialmente in carica, ma gli sono state già presentate delle "liste della spesa", con richieste di aiuti diretti e di decontribuzioni per i consorzi di pesca e allevamento fermi o a mezzo servizio da mesi: "Spese sulle quali però – ha specificato sempre all’AdnKronos - io non ho alcun potere di intervento diretto. Incentivi e contributi non rientrano nelle mie competenze, sulle risorse decidono solo il governo e le Regioni, io posso solo farmi portavoce delle loro istanze, cosa che farò, perché comprendo i loro problemi". Come riferito dall’assessore regionale alla Pesca Alessio Mammi dopo l’incontro del 21 agosto scorso in Prefettura a Ferrara, nei primi giorni della prossima settimana è previsto anche un incontro in Regione a Bologna con il commissario Caterino e la presidente facente funzioni, Irene Priolo, sempre per trattare il tema dell’emergenza.

Valerio Franzoni