Tantissimi fedeli domenica, alla cerimonia religiosa di apertura dell’anno giubilare a Comacchio.Momento di riflessione e preghiera ha accompagnato la cittadinanza riunita tra la Basilica concattedrale di San Cassiano e il santuario di Santa Maria in Aula Regia. Proprio da quest’ultimo luogo sacro, caro ai comacchiesi, ha preso il via la celebrazione presieduta da don Guido Catozzi, alla presenza di sedici sacerdoti, tre diaconi dell’area del Basso Ferrarese e non solo, e delle autorità civili e militari: tra i banchi, anche l’assessore del Comune di Comacchio Rosanna Cinti, il sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi, la comandante della Compagnia dei Carabinieri di Comacchio, tenente Lucilla Esposito, solo per citarne alcuni. Nel corso della celebrazione è stata data lettura di alcuni brani tratti dalla bolla di indizione del Giubileo 2025, e ciò ha anticipato l’avvio del pellegrinaggio con il crocifisso che, percorrendo corso Mazzini, ha condotto i presenti alla concattedrale della città lagunare: una processione scandita dalla recita del Santo Rosario. All’interno del Duomo, è stata officiata la santa Messa. Un momento solenne che è stato accompagnato dal canto di una "super corale". Prima dell’entrata in basilica, don Guido Catozzi (responsabile dell’Unità Pastorale di Comacchio) ha invitato i fedeli a rinnovare i voti battesimali, pronti ad accogliere Dio. "Il Giubileo, tempo per scegliere la speranza, ricostruire la pace, ripartire dalla fraternità". Proprio la speranza, tema proposto da Papa Francesco per questo anno giubilare, è stata la "parola chiave" nell’omelia di don Guido Catozzi che ha chiamato i fedeli a guardare all’interno del proprio cuore e a riflettere: "Davanti al mistero della sofferenza e della morte – si è interrogato – riusciamo a vivere nella fede? Siamo pronti a perdonare chi ci fa del male? Ognuno di noi deve essere spinto a questo. Solo così potremo essere veri testimoni di speranza". Parole, queste che ricalcano i contenuti della bolla di indizione del Giubileo 2025, che il sacerdote ha invitato ad ascoltare con attenzione, a riflettere su un tema tanto importante, rimarcando la necessità di essere obbedienti al Signore. A vivere nella sua luce. Parole di speranza e testimonianza che dovranno accompagnare i fedeli in questo anno che si concluderà con il Natale di Gesù. Don Guido Catozzi, all’indomani della celebrazione, ha espresso grande gioia per la nutrita presenza di cittadini, sia del territorio comacchiese, sia provenienti da realtà limitrofe: "Una partecipazione positiva ad un momento importante per la Chiesa". Al termine della messa si è tenuto un momento che ha unito ancora la comunità: una cena di condivisione e una serata di fraternità che si è svolta al teatro del duomo.
Valerio Franzoni