FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Giovane mamma uccisa. Falciata da un ubriaco, aveva tre bimbi piccoli. Lui rischia il linciaggio

La tragedia a Lido delle Nazioni. Ferito anche il compagno della donna. I due sono stati travolti mentre attraversavano per raggiungere un bar. Gli amici tentano di malmenare l’investitore: salvato dai carabinieri.

Giovane mamma uccisa. Falciata da un ubriaco, aveva tre bimbi piccoli. Lui rischia il linciaggio

Un’altra giovane madre uccisa da un automobilista ubriaco. Quello accaduto tra venerdì e sabato al Lido delle Nazioni, località turistica della costa ferrarese, è il secondo caso nel giro di nemmeno due settimane. Il 6 giugno, lungo la Statale Adriatica a San Nicolò, venti chilometri scarsi dalla città estense, un’altra mamma – Marika Cucchiarini, 46 anni – è morta, tamponata da un giovane alticcio, mentre riportava a casa il figlio e i suoi amici dopo una festa di fine anno scolastico. L’altra notte, invece, è toccato a Ivana Ferroni, comacchiese di 39 anni, tre figli piccoli. La donna era insieme al fidanzato in un bar di Nazioni, dove era in corso una festa a base di musica. La coppia era uscita per qualche minuto e, al momento di rientrare nel locale, una Volvo condotta da un 44enne del luogo li ha centrati in pieno mentre attraversavano. Lui se la caverà. Ivana è morta durante il trasporto in ospedale. Il conducente dell’auto, risultato positivo all’alcol test (1.30 milligrammi per litro) ha rischiato il linciaggio da parte degli amici della coppia, usciti dal bar, attirati dal rumore dello schianto e dalle urla. A salvarlo sono stati i carabinieri, gli stessi che poi lo hanno arrestato e messo ai domiciliari.

Un passo indietro. Le lancette segnano l’1.17 della notte tra ieri e venerdì. Ivana Ferroni è al bar ‘Ti porto al mare’ di viale dei Continenti, una strada che collega il lido alla Statale Romea. La 39enne è lì con il fidanzato e alcuni amici per trascorrere qualche ora in compagnia. A un tratto, la coppia esce dal locale per qualche minuto. Negli stessi istanti, su viale dei Continenti arriva una Volvo guidata dal 44enne. Procede in direzione Romea proprio negli istanti in cui la coppia sta attraversando per tornare al bar. La macchina li centra in pieno. L’impatto è violentissimo e il rumore attira fuori molti clienti del locale. Sul posto arrivano i carabinieri e il 118, con due ambulanze e l’elisoccorso. Le condizioni della donna appaiono subito disperate. Medici e infermieri tentano il tutto per tutto. La caricano in ambulanza e partono verso il vicino ospedale del Delta. Tutto inutile. Il cuore di Ivana si ferma durante la corsa. Ferito, ma non in pericolo di vita il fidanzato, portato anche lui al pronto soccorso.

Sul luogo dell’incidente, intanto, la tensione è altissima. Gli amici della vittima cercano di malmenare l’investitore, salvato in extremis dai militari. La notte del 44enne, come anticipato, si conclude agli arresti domiciliari dopo l’esito dell’etilometro. Sull’accaduto la procura ha aperto un’inchiesta. A breve il pubblico ministero di turno disporrà l’autopsia sul corpo della vittima e una consulenza cinematica per cristallizzare la dinamica dell’incidente.

All’indomani della tragedia, i sentimenti al bar ‘Ti porto al mare’, dove Ferroni e il fidanzato erano di casa, sono di rabbia e sgomento. "Ivana era una persona stupenda, solare, di compagnia. È stata una notte terribile" raccontano gli amici. L’attenzione si sposta poi sulla sicurezza di quel tratto di strada, già al centro di polemiche. "In questa via mancano i lampioni – scandisce chi quella zona la conosce bene perché ci lavora o la percorre spesso – . È buia e pericolosa. Lo abbiamo detto in tutte le lingue e non sappiamo più cosa fare per farci sentire. È tempo che il Comune intervenga e faccia qualcosa per risolvere questo problema".