REDAZIONE FERRARA

Giovane mamma muore a 38 anni. E’ polemica sul ’funerale di povertà’

Anselmo attacca: "Amsef e Ferrara Tua trovano i soldi per i concerti ma non per i bisogni delle persone". Cimarelli: "Non esiste fossa comune". L’assessore Coletti: "Dai familiari nessuna richiesta di aiuto al Comune".

FERRARALa morte di Sara Boschieri, giovane madre di due figli di 14 e 11 anni, uccisa da un tumore, è al centro di un caso di cronaca che riguarda le eventuali modalità di tumulazione della sua salma. Tumulazione attraverso quello che potrebbe essere un funerale sociale, "con cremazione e sepoltura in una fossa comune" come era stato definito da una lettrice che ha informato la stampa della vicenda. Ieri sera l’intervento del capogruppo della sua lista civica in consiglio comunale, Fabio Anselmo.

"Il problema non è solo Sara, il suo caso è la punta di un iceberg, perché a Ferrara ci sono Amsef e Ferrara tua, società controllate dal Comune, che dovrebbero garantire servizi essenziali come i funerali a prezzi accessibili anche per i meno abbienti. E invece? L’attuale amministrazione fa passare fiumi di denaro, pubblico – scrive Anselmo in un post su Fb – attraverso queste società. Ma l’obiettivo reale non ha niente a che vedere con quello che dovrebbe essere teoricamente. Amsef e Ferrara tua oggi non garantiscono servizi essenziali. Amsef e Ferrara tua finanziano, attraverso privati, concerti ed eventi. Che nulla hanno a che fare con i bisogni reali delle persone. Amsef e Ferrara tua finanziano concerti, mentre una famiglia si trova davanti al dolore più grande e non può nemmeno permettersi di dire addio ai propri cari in modo dignitoso. Non è una questione di politica, è una questione di umanità. Come si può tollerare che in una città come Ferrara si trovino soldi per feste, ma non per garantire un servizio funebre a prezzi accessibili a chi non può permetterselo?". Sul caso interviene anche il presidente di Ferrara Tua, Luca Cimarelli.

"Premetto – spiega – che è il Comune di Ferrara a gestire il funerale di povertà, per le famiglie indigenti. Non c’entrano Ferrara Tua, né Amsef che ha solo in concessione il servizio, ma su un regolamento dell’Amministrazione per dare la possibilità alle famiglie che non hanno disponibilità di avere una sepoltura che non è certo in una fossa comune, ma in una zona del cimitero, la Certosa; uno spazio comune che viene scelto anche da famiglie che non hanno problemi economici. Di comune esistono solo i cinerari. Prima di parlare sarebbe importante conoscere le situazioni e il funzionamento di questi processi amministrativi". "La procedura del funerale di povertà è in capo al Comune – sottolinea l’assessore alle politiche sociali, Cristina Coletti – in tutti i Comuni d’Italia, con un regolamento che abbiamo ereditato e migliorato negli anni, anche come procedure di accesso. Consideriamo i requisiti della famiglia che lo richiede con un’istruttoria e poi c’è il via libera alla sepoltura in un campo comune, che è una cosa ben diversa dalle cosiddette fosse comuni. Ad oggi non ci risulta un’istruttoria aperta con il nome della signora".

c. r.