Il campione olimpico sarà testimonial dell’evento: "Sin da bambino nella contrada di San Giacomo"
Al Baluardo di Santa Maria si torna nel medioevo con un testimonial olimpico. Tutto pronto per la ventesima edizione de ‘la Giostra del Monaco’, che si terrà da domani al primo settembre in viale IV Novembre, organizzato dalla Contrada di San Giacomo. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nella residenza municipale, alla presenza di un contradaiolo e testimonial d’eccezione, Luca Rambaldi neo medaglia d’argento alle olimpiadi di Parigi, nel 4 di coppia. All’incontro l’assessore comunale alla cultura Marco Gulinelli, il componente del consiglio superiore della Fondazione Palio di Ferrara Giovanni Bellini, il presidente della Contrada di San Giacomo Giannantonio Braghiroli, il massaro Contrada di San Giacomo Paolo Catani e la rappresentante dell’associazione fotografica e socio-culturale Warhol Station Patrizia Boari. "La manifestazione – spiega l’assessore Marco Gulinelli – è un evento straordinario, un ponte fra generazioni che permette la condivisione con la comunità di un bene comune. Un’evocazione del passato che diventa memoria culturale capace di rinnovare le radici nel presente e in uno spazio eccezionale come quello dei baluardi". Il presidente Giannantonio Braghiroli ha ricordato "l’importanza di essere arrivati alla 20° edizione rappresenta una grande soddisfazione, senza mai saltare un anno di attività, e ottenendo nel frattempo l’inserimento di questo evento nel calendario delle manifestazioni storiche della regione e ora questo appuntamento è nell’elenco delle manifestazioni storiche nazionali". Il massaro Paolo Catani ha esposto dettagliatamente il programma e la rappresentante dell’associazione fotografica e socio-culturale Warhol Station Patrizia Boari ha illustrato il concorso fotografico ‘Lo scatto del Monaco’, organizzato per il primo anno e aperto a tutti. Il campione olimpico Luca Rambaldi ha raccontato la sua esperienza nella contrada di San Giacomo. "Ho iniziato da giovanissimo, come sbandieratore. Fui tentato di lasciare il canottaggio, perché servivano più sessioni di allenamento alla settimana. Ho optato di continuare a remare e sono contento di aver raggiunto questi risultati in ambito internazionale, portando alto il nome della nostra città". Il campione olimpico ha ricordato: "Ho avuto piacere qualche anno fa di stare dietro ai fuochi e alle braci, alla Giostra, assaporando l’ambiente conviviale che c’è tra tutti i volontari. Mentre fuori si vedono giochi, tenzoni e battaglie, dietro c’è duro lavoro, fatto di gioie, tensioni, impegno. Non è facile tenere viva questa giostra. C’è un grosso aiuto da parte dei giovani volontari e volontarie del Cus Ferrara e dei membri di tutta la città".
Mario Tosatti