Gegè Munari e le sue "all star del jazz". La grande musica è allo Spirito

Suoneranno insieme al leggendario musicista, ormai novantenne ma ancora in attività, grandi nomi del panorama italiano per il concerto dalle tinte afroamericane ’The Great Gegezz Night’.

Gegè Munari e le sue "all star del jazz". La grande musica è   allo Spirito

Il batterista Gegè Munari in una delle sue esibizioni

Più calda di un bicchiere di vin brulè e di un cartoccio di castagne, prosegue la stagione del Gruppo dei 10, facendosi strada tra le prime nebbie di novembre e trovando, nel tepore vintage dello Spirito di Vigarano Mainarda, un vivido cantuccio di musica e cibo. Arriva con questi presupposti la formazione del leggendario Gegè Munari: per riscaldare il pubblico con un omaggio al jazz italiano e a chi ha fatto la storia del genere. ’The Great Gegezz Night. Dedicato al Jazz, ad Alberto Alberti e a Giordano Balboni’ è il titolo del prossimo appuntamento di Tutte le Direzioni in Fall 2024, che finora sta registrando un grande successo di pubblico, complice la qualità dei grandi nomi in cartellone. Non sarà da meno la formazione che animerà la serata di oggi, segnata dalla presenza di uno dei più importanti batteristi jazz italiani, Gegè Munari, che a novant’anni ancora anima le notti romane (e non solo), senza perdersene una. Per l’occasione, Munari ha voluto che ad accompagnarlo fossero i musicisti da lui ritenuti ‘All stars’ del jazz: Carlo Atti (sax tenore), Piero Odorici (sax tenore), Roberto Rossi (trombone), Marcello Tonolo (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso). Parteciperanno alla serata anche il trombonista Marcello Rosa e il contrabbassista Giorgio Rosciglione. Quest’ultimo, insieme a Munari, ha fatto parte della ritmica dell’orchestra Rai di Roma. Entrambi presenti nelle colonne sonore di Morricone, nei film di Sergio Leone, di Fellini ecc., Rosciglione e Munari sono molto legati al Gruppo dei 10, avendo suonato nei tre dischi prodotti dal direttore artistico, Alessandro Mistri. Non passa inosservato il sottotitolo della serata. Un concerto dedicato alla musica afroamericana, infatti, non può che contenere una dedica anche ad Alberto Alberti, che tanto ha dato ai fasti del Jazz Club di Ferrara, ma anche alla storia del genere nel Paese. Per dirne una, è proprio Alberti ad aver creato il Festival di Bologna o Umbria Jazz. Idem dicasi per Giordano Balboni, fondatore del Jazz Club di Ferrara e della Roaring Twenties Jazz Band. Il trombone di Balboni passò in eredità ad Alessandro Mistri, che per l’evento dell’8 novembre lo farà suonare, per una canzone, a Roberto Rossi.

Classe 1934, di Fratta Maggiore (Napoli), Eugenio Commonara, in arte Gegè Munari, è uno dei più famosi jazzisti della scuola napoletana. Negli anni Cinquanta si dedica allo studio della batteria e in seguito si trasferisce a Roma, dove suona con una band di talenti che comprende, oltre a lui, Gato Barbieri, Enrico Rava, Franco D’Andrea e Gianni Foccià. La sua batteria accompagna anche i tour di Martial Solal e Lee Konitz. Konitz lo vuole con sé anche nella realizzazione dell’album ‘Stereokonitz’. Molto apprezzato nell’ambiente jazz, Munari accompagnerà alcuni tra i maggiori protagonisti della scena musicale internazionale, da Mary Lou Williams a Jon Hendriks, a Dizzy Reece, a Johnny Griffin, a Dexter Gordon, a Chet Baker, ad Art Farmer e molti altri. L’appuntamento per il concerto è fissato per questa sera, allo Spirito di Vigarano Mainarda, ore 20.30 (cena e a seguire il concerto, ma è possibile venire soltanto per il concerto).

Francesco Franchella