CENTO
"Presto correte ho i ladri in casa", è stata la chiamata allarmata da parte di un cittadino alla centrale operativa dei carabinieri di Cento che all’arrivo, hanno trovato due ventenni, i quali per tentare di salvarsi dalle manette hanno finto di dormire in una camera da letto messa a soqquadro. Una scusa che non è servita perché i due ventenni sono stati arrestati. Tutto è accaduto nelle prime ore della mattinata del 26 ottobre, quando alla centrale operativa dell’Arma, è giunta la telefonata di un cittadino che segnalava l’ingresso di qualcuno all’interno di un suo immobile, un caseggiato in periferia di Cento, e non abitato. Negli ultimi giorni i carabinieri della Compagnia dei Cento hanno implementato i servizi di controllo del territorio per prevenire la commissione di reati predatori e l’occupazione di immobili disabitati.
L’arrivo dei militari della Stazione è stato pertanto immediato. Il proprietario dell’immobile gli ha indicato una finestra rotta dalla quale i malintenzionati si sarebbero introdotti all’interno e, sul suo cellulare, il rilevamento di persone nell’immobile da parte del dispositivo di sorveglianza. Date le grandi dimensioni dello stabile, in rinforzo ai carabinieri di Cento sono arrivati i colleghi della Stazione di Bondeno.
Al loro ingresso i militari hanno sentito i rumori provenienti dal piano superiore di qualcuno che si muoveva nelle stanze. Sono saliti e in una camera da letto infatti hanno trovato un ventiduenne ed un venticinquenne, entrambi di origini straniere, che hanno tentato di giustificarsi dicendo di essere lì per dormire. In realtà gli ambienti a soqquadro, il possesso da parte loro di alcune monete e di un monile in oro, riconosciuti dal proprietario dell’immobile come propri, hanno dato un’altra più plausibile giustificazione alla presenza dei due, l’intenzione di perpetrare un furto.
Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di furto e, come disposto dal pm di turno, sono stati accompagnati all’Arginone. Al termine dell’udienza di ieri in tribunale, l’arresto è stato convalidato e i due indagati, già conosciuti dalle forze dell’ordine, uno di Cento e l’altro residente fuori provincia, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e divieto di uscire in orario notturno.
Laura Guerra