Il fumo nero che mercoledì è uscito dal camino delle Fonderie Cooperative di Modena, a Pontemaodino di Codigoro, dedita all’attività di finitura getti in ghisa svolta nell’impianto, aveva ulteriormente allarmato residenti e lavoratori della stessa zona artigianale. I motivi dell’uscita del fumo, con una nota, la spiegano i curatori Aristide Pincelli e Matteo Pancaldi: "Durante la pulizia delle canaline intasate di residui di lavorazione, si è verificato un problema tecnico. I manutentori hanno invertito i tubi sostituiti ed è uscito del fumo per la durata di 5 minuti. I dipendenti hanno immediatamente spento l’impianto e ripristinato le condizioni di sicurezza e i fumi usciti sono riconducibili a terra di fonderia non pericolosa". Si dicono fiduciosi, sulla base delle consulenze ricevute, che terminati gli interventi straordinari, sarà possibile contenere le emissioni. Sulle sostanze che escono dal camino, molti dei lavoratori e residenti della zona artigianale, da tempo lamentano come la polvere gialla danneggi irrimediabilmente le auto, trasformando in poco tempo una carrozzeria completamente bianca e lucida in qualcosa di tempestato di puntini gialli ed anche ruvida. Senza contare i timori per ciò che respirano. I curatori sottolineano come gli interventi siano stati preventivamente comunicati anche ad Arpae, "la quale costantemente sta vigilando sull’attività esercitata al fine di tutelare la sicurezza ambientale". Inoltre la Curatela dal 4 luglio ha valutato la situazione aziendale e lo stato dello stabilimento sotto l’aspetto della sicurezza ambientale, sia per i luoghi di lavoro che per i lavoratori. Il Tribunale li ha autorizzati ad avviare l’esercito provvisorio dell’impresa per porla in vendita nelle migliori condizioni di mercato, al fine di garantire la continuità aziendale e l’occupazione dei 32 lavoratori.
CronacaFumo nero dalle Fonderie: "Abbiamo timori"