Nella forma, sono due documenti differenti. Il tema, però, è lo stesso benché gli obiettivi che si propongono di ottenere siano lievemente dissimili. Stiamo parlando di una mozione, promossa da La Comune e dal gruppo civico Anselmo Sindaco e di un ordine del giorno sottoscritto dal gruppo del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e, ancora una volta, il gruppo Anselmo Sindaco. L’oggetto? Antifascismo. In due declinazioni differenti. Guardiamo nel dettaglio ciò che chiede la mozione.
L’impegno è quello di "opporsi con fermezza a qualsiasi tentativo di legittimazione o diffusione di ideologie fasciste, razziste, antisemite o discriminatorie, inclusa la concessione di spazi pubblici a organizzazioni che si ispirano a tali ideologie, in coerenza con le normative vigenti", "sollecitare le autorità competenti a vigilare e intervenire affinché le leggi contro l’apologia del fascismo e contro la diffusione di ideologie di odio siano rispettate e applicate, prevenendo così ogni forma di minaccia all’ordine democratico e alla pacifica convivenza" e, soprattutto, "modificare i regolamenti per la concessione di spazi e aree pubbliche del territorio comunale, inserendo una clausola antifascista che preveda che tutti i richiedenti di concessioni, autorizzazioni o l’uso di beni comunali (compresi spazi pubblici, suolo pubblico, vendita di proprietà comunale, patrocini o contributi di qualsiasi entità, comprese le esposizioni pubblicitarie) debbano dichiarare di riconoscersi nei principi e nei valori fondamentali della Costituzione e dello Statuto Comunale, di ripudiare il fascismo e ogni forma di totalitarismo, e di condannare l’uso di ogni forma di violenza".
L’ordine del giorno che ha come prima firma il capogruppo del Pd, invece, chiede al sindaco Alan Fabbri e alla giunta un impegno a "censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi fondamentali della nostra Costituzione, e ogni attività di propaganda che sia manipolatoria verso i minori e l’organizzazione di ronde non autorizzate nei quartieri e nelle frazioni del nostro territorio comunale". Non solo. I tre gruppi di opposizione chiedono di "prendere le distanze e contrastare attivamente qualsiasi discorso di odio politico, razziale, sociale e culturale venga diffuso in città da dette forze e movimenti politici, attraverso una comunicazione pubblica efficace e tempestiva". Da ultimo, l’ordine del giorno intende impegnare l’amministrazione affinché promuova e sostenga "l’educazione dei giovani alla pace, al dialogo, alla riflessione critica e ai valori democratici di libertà, giustizia, solidarietà". Chiaramente questo diluvio di documenti è la reazione all’apertura della sede di Forza Nuova in viale Boldrini avvenuta la scorsa settimana. Tant’è che in entrambi gli atti i riferimenti in questo senso sono abbastanza chiari.
"Forza Nuova, per mezzo del suo massimo rappresentante Roberto Fiore, ha dichiarato di voler reclutare adesioni soprattutto tra gli adolescenti minorenni e come prima azione cittadina si propone di organizzare delle ronde di sicurezza poiché – ha dichiarato – ‘...bisogna ristabilire un certo ordine anche qui, siamo a favore di scendere in piazza. I cittadini e le famiglie devono vigilare in strada contro la degenerazione dei quartieri’ – cita l’ordine del giorno – Ebbene, il fatto che privati cittadini possano sostituirsi alle deputate forze dell’ordine in qualsivoglia azione di sicurezza è contrario alla legge e va contro la tutela di qualsiasi minore la possibilità che esso sia soggetto a forme di propaganda politica che data la minore età si configurerebbero come altamente manipolatorie".