Si chiama Elettroporazione o Pulse Field Ablation (Pfa), la nuova procedura di ablazione per il trattamento della fibrillazione atriale eseguita per la prima volta in un’Azienda sanitaria pubblica dell’Emilia-Romagna nel centro di Elettrofisiologia dell’Ospedale di Cona, guidato dal prof Matteo Bertini, che afferisce all’Unità Operativa di Cardiologia diretta dal prof Gabriele Guardigli. Ferrara è apripista a livello regionale, assieme all’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena col Centro di Cardiologia del Policlinico di Modena, guidato dal prof. Giuseppe Boriani. "Ancora una volta il Sistema sanitario pubblico dell’Emilia Romagna è all’avanguardia quanto a capacità di intercettare le innovazioni tecnologiche per dare risposte di assoluta eccellenza ai cittadini – evidenzia l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini –. Il paziente trattato all’ospedale Sant’Anna di Ferrara, che sta bene e al quale esprimiamo le nostra vicinanza, è stato il primo a poter usufruire di questa tecnica innovativa, che sarà offerta a brevissimo anche a Modena e poi in altri territori. Mettere il ‘paziente al centro’ d’altra parte è uno degli obiettivi principali per le Aziende sanitarie che fanno parte di questo sistema, e possono farlo grazie anche al coordinamento e supporto della Regione nell’approvvigionamento e implementazione di infrastrutture e apparecchiature tecnologiche medicali all’avanguardia, come è accaduto in questo caso". "Prima di tutto, il paziente trattato – spiega il prof Bertini – sta bene, non ha più l’aritmia ed è stato dimesso in ottime condizioni il giorno seguente l’intervento. Quello delle aritmie è un problema molto diffuso nella popolazione. La Fibrillazione Atriale è tra quelle più frequenti e affligge molte persone. L’ablazione di questa aritmia è una tecnica mininvasiva chirurgica che consente una drastica riduzione degli attacchi di Fibrillazione Atriale e, in alcuni casi, anche la scomparsa definitiva della stessa. Detto questo è facile intuire come tutti i pazienti, ma soprattutto quelli più fragili, ne traggano grande vantaggio specialmente in termini di sicurezza. A Ferrara esistono diversi pazienti che hanno un’alta incidenza di Fibrillazione atriale; si tratti di giovani, ma anche molto fragili ovvero i pazienti affetti da Talassemia che potranno avere grandi vantaggi da questa nuova tecnica". Il prof. Guardigli osserva: "Per lo staff dell’aritmologia della Cardiologia e soprattutto per i nostri pazienti è una grande fortuna poter utilizzare questa nuova tecnologia di eccellenza nel nostro Ospedale, elevando ancora una volta il livello assistenziale della nostra sanità pubblica".
CronacaFibrillazione atriale, Cona apripista: "Il paziente al centro del sistema"