‘Meglio fuori che dentro’. È questo il titolo della rassegna artistica, scientifica e culturale tra natura e storia promossa dal Centro studi ‘Dante Bighi’ e che prenderà il via nelle prossime settimane. Ieri, nel giorno in cui è stato celebrato il 27esimo anniversario della morte di Bighi con la cerimonia di commemorazione al cimitero, nella Villa che era la casa del grande pubblicitario e grafico, il presidente del Centro studi Diego Farina, il capogruppo provinciale Fai Giovani, Luca Benincasa, l’ideatore del progetto ‘Savy’ Marco Calzolari, affiancati dal sindaco Fabrizio Pagnoni e dalla sua vice Franca Orsini, hanno illustrato le iniziative che coniugheranno temi ambientali e arte. Come ha ricordato Diego Farina, l’argomento su cui il Centro studi e Gruppo Zero hanno posato lo sguardo da qualche anno è il tema della natura, dell’ambiente, dell’ecologia e dell’impatto delle attività umane sul pianeta. "E Villa ‘Bighi’, grazie al suo design capace di conciliare manufatto umano e ambiente naturale, si è sempre prestata come mezzo capace di sostenere una trattazione di tali argomenti". Uno degli eventi caratterizzanti la rassegna sarà ‘Giardini aperti’, il festival itinerante del paesaggio organizzato dal Gruppo Fai Giovani regionale. E quest’anno il gruppo provinciale di Ferrara ha scelto proprio il parco di Villa ‘Bighi’ come meta dell’iniziativa che si terrà il 12 e 13 giugno: "Si tratta di un luogo ideale per l’evento – ha affermato Benincasa –, in quanto riunisce le anime culturale e ambientale del Fai"; sarà un’occasione per scoprire le varie specie di piante ed essenze che arricchiscono il parco, così come le installazioni artistiche presenti. Il 26 giugno, invece, il salotto della Villa ospiterà l’installazione artistica ‘Sevy’, che sarà realizzata da ‘Sintetico’, nome d’arte dell’artista Marco Calzolari: si tratta di un’opera con cui i visitatori potranno interagire, fisicamente o da remoto, "allo scopo – ha affermato il giovane artista – di sollevare interrogativi circa la questione ambientale. ‘Sevy’ è la metafora accelerata dell’attuale modello di fruizione delle risorse naturali del pianeta, di cui rappresenta l’estrema fragilità". Il progetto che assume la forma di esperimento collettivo intende sollecitare utenti e visitatori, come singoli individui e come attori di un più ampio sistema sociale, a riflettere sul modo in cui abitiamo e condividiamo il mondo naturale. A questi eventi si aggiungeranno quelli con i ‘Bioblitz’, con giornate immersive di pratiche di rilevamento biologico e registrazione delle specie viventi nei parchi di Villa Bighi e del canale Naviglio di Copparo, rassegne di informazione e il laboratorio ‘Anti-razzista’, curato dalla fotografa Camilla Caselli e dal Centro ateneo cooperazione sviluppo internazionale dell’Università di Ferrara. La vicesindaco Franca Orsini ha ricordato la figura di Dante Bighi, la cui vita "è stata unita da una linea d’acqua tra il canale Naviglio e i Navigli di Milano. Ha lasciato una testimonianza d’amore verso il suo paese".
Valerio Franzoni