di Federico Malavasi
Si aggravano le accuse formulata dalla procura nei confronti di Davide Magnani, il 54enne arrestato alla fine di marzo dai carabinieri con l’accusa di organizzare festini a base di sesso a pagamento e droga. Una di queste serate fu filmata da un partecipante, che inviò tutto alla trasmissione televisiva ‘Le Iene’, contribuendo così ad accendere i riflettori sulla vicenda. Nelle scorse settimane, il sostituto procuratore Isabella Cavallari ha chiuso le indagini.
Tra le ipotesi di reato formalizzate a carico di Magnani ne spuntano alcune finora mai emerse (almeno sulle cronache). Oltre allo sfruttamento della prostituzione di una studentessa e alla cessione di cocaina, ora gli inquirenti gli contestano anche il reato di atti sessuali con minorenne. Condotte, sostiene la procura, commesse ai danni della stessa ragazza anche quando la giovane aveva meno di sedici anni e gli era stata affidata dalla madre e, addirittura, quando ne aveva meno di quattordici.
Oltre a quello di Magnani (difeso dall’avvocato Sergio Pellizzola), nell’atto di fine inchiesta notificato di recente ai legali compare anche il nome di un secondo indagato. Si tratta di Nicola Gallerani (avvocato Gianni Ricciuti), un 42enne che aveva preso parte alla serata filmata e finita in mano alle Iene. Per quest’ultimo l’accusa è di aver detenuto e ceduto al 54enne e alla studentessa una dose di cocaina da assumere durante la festa. "Stiamo valutando opzioni differenti, senza precluderci nulla – osserva l’avvocato Ricciuti –. Ci confronteremo nei prossimi giorni con il pubblico ministero".
Le accuse più pensanti rimangono comunque quelle mosse nei confronti di Magnani, noto da molti con il soprannome di ‘Magno’. Il 54enne era il responsabile dell’associazione ‘Meravitalia’, creata per sostenere le donne maltrattate. Ma questo, secondo gli inquirenti, era sono uno dei suoi volti. L’altro è quello che lo vedrebbe organizzatore di festini a base di sesso e droga, sfruttando – stando alle ipotesi investigative – le prestazioni di una studentessa ventenne, sua amica da tempo e rimasta poi impigliata in questa rete di orge. Secondo il castello accusatorio, Magnani pubblicava gli annunci degli incontri su alcuni siti specifici. Partecipare poteva costare tra i 300 e 500 euro, prezzo ’giustificato’ dalla giovane età della ragazza presentata in chat come una studentessa timida. È stato proprio uno di questi festini a farlo finire nei guai. Una sera, infatti, tra i presenti c’era anche un ‘complice’ de ‘Le Iene’. Quest’ultimo registrò di nascosto un video in cui si vedono l’arrivo degli invitati, il pagamento della cifra pattuita e gli incontri sessuali. Decise di farlo e di rivolgersi alla trasmissione Tv in quanto riteneva che la ragazza fosse minorenne (cosa che in realtà non era).
Da qui la denuncia e le indagini dei militari dell’Arma. A marzo, il 54enne fu arrestato ma, dopo varie schermaglie giudiziarie e un periodo trascorso dietro le sbarre, ora è tornato in libertà.