
È corsa ai tamponi per tornare liberi. Negli ambulatori privati e nelle farmacie. L’età media di chi richiede i test rapidi a Ferrara si è abbassata come in gran parte d’Italia. L’effetto Green Pass si fa sentire e adesso sono soprattutto i ventenni che si sottopongono ai tamponi. I motivi sono i più svariati: partire per le ferie ma anche per partecipare a concorsi e matrimoni, oppure a feste di laurea. Poi c’è il fenomeno del ‘prima e dopo’ festa in spiaggia ai lidi: giovani che a ridosso di un evento si sottopongono al test rapido, poi, invece, c’è chi partecipa a una festa e viene a sapere di un amico positivo, e allora scatta la corsa in farmacia.
Protagonisti di questa nuova fase della lotta al virus sono i ragazzi, ultimi per età a poter accedere alla vaccinazione e quindi costretti a ricorrere al tampone per avere il certificato verde e garantire ’vacanze sicure’. La conferma arriva da chi opera in prima linea, come Niccolò Ranzolin (nella foto), titolare della farmacia Lodi: "Capita che si presentino in gruppi da cinquanta ragazzi per fare i tamponi. Prima del test, si cerca di mettere a proprio agio i clienti e chiedo per quale motivo devono farlo. E allora succede che mi raccontino di un’imminente festa di laurea o di un matrimoni. Mesi fa erano soprattutto genitori e nonni a fare i tamponi, adesso sono ragazzi di 21 e 22 anni, che . In un giorno, soprattutto al venerdì, il numero dei test cresce a dismisura: "Ne facciamo anche 80 in sei ore, lavorando senza sosta – prosegue Ranzolin –. Abbiamo avuto anche giornate record da 220 tamponi. L’effetto Green Pass si è fatto sentire. Abbiamo dovuto assumere una farmacista e un’infermiera che si occupano soltanto di tamponi". E non è tutto, c’è anche chi il vaccino non lo vuole fare, ma esercita una professione a contatto con il pubblico: "Ci sono ristoratori che devono fare diversi tamponi alla settimana per poter lavorare nel loro locale – sottolinea il farmacista –. Sappiamo che arriveranno e gli ‘riserviamo’ un posto come fanno loro nei ristoranti".
Ai lidi, del resto, le farmacie sono oberate di lavoro: "Sì, hanno tante richieste di test rapidi – continua Ranzolin – e allora accade che dei vacanzieri tornino a Ferrara e si facciano il tampone qui da noi. Appena hanno l’esito ritornano al mare". Tanti giovani fanno il test per la vacanza a Ibiza o Formentera: "Sono le mete più gettonate – rimarca il farmacista –. Alcuni mi chiedono di non segnalare la positività e, ovviamente, sanno che non è possibile". Nell’epoca della pandemia, le cattive notizie spesso arrivano dopo un test rapido: "Mi è capitato qualche giorno fa di fare un tampone a un cliente che doveva partire per la Grecia – conclude Ranzolin -. Beh, è risultato positivo e le ferie tanto agognate sono svanite all’improvviso. Ho cercato di rincuorarlo, ma non c’è stato nulla da fare".
Matteo Radogna