REDAZIONE FERRARA

Ferrara si consolida come polo culturale: nuove mostre e musei fino al 2026

Ferrara punta a diventare un polo culturale internazionale con nuove mostre e musei, coinvolgendo le categorie locali.

Ferrara punta a diventare un polo culturale internazionale con nuove mostre e musei, coinvolgendo le categorie locali.

Ferrara punta a diventare un polo culturale internazionale con nuove mostre e musei, coinvolgendo le categorie locali.

La città punta a consolidarsi come polo culturale internazionale con una programmazione che guarda al 2026 e oltre, tra nuove aperture, mostre d’arte e il coinvolgimento delle categorie locali. Nella seduta congiunta della Commissione Consiliare Seconda e Sesta, organizzata nella sala Rossetti a Palazzo dei Diamanti, gli assessori alla cultura Marco Gulinelli e al turismo Matteo Fornasini hanno presentato una visione strategica per il futuro culturale e turistico di Ferrara.

Oltre a un ricco calendario di eventi per il 2025, che prevede 300 iniziative calendarizzate, tra il prossimo anno e il 2026 ci saranno nuove aperture (e riaperture) museali e una programmazione coordinata. Tra i punti chiave della programmazione spiegata dall’assessore Gulinelli emergono le mostre d’arte come motore culturale e turistico della città. Dopo Il Cinquecento a Ferrara, Palazzo dei Diamanti ospiterà una mostra dedicata a Alphonse Mucha, realizzata in collaborazione con Mucha Foundation (22 marzo - 20 luglio 2025), in dialogo con le opere di Giovanni Boldini, una sorta di anticipazione di quella che sarà la raccolta permanente dedicata al pittore ferrarese a Palazzo Massari nel 2026. In autunno, i Diamanti ospiteranno una monografica su Marc Chagall (27 settembre 2025 - 18 gennaio 2026). Al Castello ci sarà ’Art Kane - Oltre il reale’ (1° febbraio - 8 giugno 2025), dedicata a uno dei grandi fotografi del Novecento.

Va di pari passo un ambizioso piano museale di nuove aperture e riaperture di spazi della cultura. Palazzo Prosperi Sacrati riaprirà nel 2026, con nuovi spazi per eventi che potranno essere messi a disposizione delle realtà culturali. Palazzo Massari sarà un polo espositivo di 10.000 mq dedicato a Boldini, De Pisis e altri grandi nomi dell’arte. Avrà quattro musei permanenti (Museo dell’800, Museo del 900, Museo Filippo de Pisis e Museo Giovanni Boldini) e riaprirà a giugno 2026. L’assessore anticipa che vi sorgerà anche la "terza libreria della città". Il Museo del Risorgimento e della Resistenza avrà uno spazio espositivo moderno con apertura nel dicembre 2025 alla casa della Patria Pico Cavalieri. Palazzina Marfisa d’Este sarà una casa-museo ripensata, pronta a maggio 2025. Anche la considerazione della città patrimonio Unesco sarà valorizzata, con la creazione di un hub Unesco alla Porta degli Angeli.

"I prossimi due anni segneranno il futuro della città per i prossimi 50. A breve avrà una dimensione espositiva che nessun’altra città d’Italia della nostra estensione ha. Il valore dei progetti non si calcola solo dai numeri fatti in mostra. Noi di mostre ne abbiamo fatte 58, prima erano 8 in sei anni", spiega Gulinelli, assessore alla Cultura. "Ferrara è patrimonio Unesco non solo per Palazzo dei Diamanti. Prima non esisteva un ufficio dedicato, non esisteva un progetto, abbiamo voluto istituirlo e abbiamo intrapreso un dialogo virtuoso tra Ferrara e il delta del Po". "Abbiamo approvato in giunta tutti gli eventi del 2025, circa 300 eventi. Per i 30 anni dell’ottenimento del riconoscimento Unesco stiamo già lavorando per valorizzare questo traguardo", ha aggiunto l’assessore al turismo Matteo Fornasini.

Natascia Frasson, dirigente dei beni monumentali del Comune, ha ricordato che il rinnovamento complessivo dei restauri dedicati ai beni monumentali ha cubato in questi anni 65 milioni di euro.