"Dobbiamo cambiare le cose insieme e costruire un futuro diverso per i nostri figli. Non si può, se si sta sul divano ad aspettare. È per questo motivo che il mio appello va a tutti, perché si uniscano a noi e vadano a votare". È così che la candidata alla presidenza regionale Elena Ugolini, civica sostenuta dal centrodestra, ha chiuso l’incontro pubblico ieri a Cento, attorniata dai candidati consiglieri tra i quali i centesi Angela Fava e Valeria Balboni. "Mi sono candidata perché un’alternativa a ciò che abbiamo ora c’è e si può realizzare –ha detto Ugolini –. Si devono rimettere le persone al centro, voglio sfidare la montagna degli intrecci tra economia e politica. Dove invece serve competenza". Parla di territori sempre considerati di serie B. "A questo proposito, per anni sono venuta da Bologna a Cento, lavorando a scuola – prosegue – e dico chiaramente che si devono migliorare le infrastrutture e non continuare ad aspettare per la Cispadana. La Regione deve iniziare a realizzare in tempi giusti ciò che promette e noi ci impegneremo per questo". Capitolo alluvioni. "Nel bilancio 2023 la Regione ha speso solo il 10% delle risorse assegnate contro il dissesto idrogeologico: chiedono soldi ma non hanno capacità per usarli – tuona –. Da 30 anni non si puliscono i fiumi, ridotti al 50% della portata. Vogliamo cominciare a cambiare". La sanità. "La nostra idea è potenziare la medicina territoriale, rivitalizzare la rete dei medici di famiglia e togliere la burocrazia per dare più tempo per occuparsi degli assistiti. Il Pd dice che qui c’è il sistema sanitario migliore: e poi servono almeno sei mesi per una visita. È impossibile che chi ha creato questi problemi possa risolverli. Ciò che ora dicono varrà fino al 18 novembre perché la coalizione impedirà a De Pascale di fare ciò che dice". Infine la famiglia. "Dobbiamo rimettere al centro le persone e le famiglie per invertire l’inverno demografico – conclude –: è incivile che, dopo la perdita del lavoro, sia la nascita di un figlio la prima causa di povertà delle famiglie".
l. g.