È una nota di colore, in un quadro a tinte fosche. Per i lavoratori dell’ex Tollok (Regal Rexnord) si apre uno spiraglio. L’accordo raggiunto dalle parti – azienda, Comune di Masi Torello, Confindustria e Regione (che ha avuto un ruolo determinante al tavolo della trattativa) – prevede il ritiro della procedura di licenziamento collettivo aperta dall’azienda il 7 ottobre scorso, tutto il personale sarà pienamente occupato fino al 28 febbraio e, nel frattempo, si cerca l’investitore disposto a far ripartire l’attività rilevando l’intero sito per la cifra simbolica di un euro.
Dopo l’entrata in vigore della legge di stabilità 2025 Regal Rexnord farà richiesta di cassa integrazione per cessazione Cigs (l’indennità erogata dall’Inps per integrare la retribuzione dei lavoratori) che durerà fino al 31 dicembre 2025. Nel frattempo, l’azienda mette a disposizione 2,8 milioni di euro per l’incentivazione volontaria dei lavoratori e si è detta disponibile a ricollocare otto lavoratori in altre sedi del gruppo. Per quanto riguarda lo stabilimento, nell’ottica di una ripresa e reindustrializzazione del sito, tutti gli immobili, i terreni, i macchinari e gli impianti di Masi Torello saranno ceduti a un investitore interessato alla cifra simbolica di un euro, con il patto di non concorrenza. L’intesa riguarda anche il mantenimento dei rapporti di lavoro in essere. È chiaro che si tratta di un risultato molto positivo, benché parziale. Ma è evidente l’intendimento della Regione, chiarito anche dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Colla. "Il nostro obiettivo primario – conferma l’amministratore – è quello di reindustrializzare il sito e di trovare un acquirente che possa essere interessato non solo all’acquisizione dello stabilimento produttivo, ma soprattutto a dare garanzie in termini di livelli occupazionali".
Il plauso del mondo sindacale è, chiaramente, unanime. "Questo risultato è stato raggiunto grazie alla lotta dei lavoratori di Tollok, che per tutto il mese hanno scioperato e presidiato i cancelli dello stabilimento – così i confederali –, ma rappresenta solo un primo passo. Ora è necessario che l’impegno preso in Regione da tutte le parti raggiunga il risultato di trovare un soggetto in grado di impegnarsi per garantire un futuro sereno ai dipendenti della Rexnord".
Soddisfatto anche l’assessore regionale al Bilancio (candidato per il Pd), Paolo Calvano. "L’accordo raggiunto, pur nella drammaticità della situazione, è un buon accordo perché rimette al centro la dignità del lavoro e perché tiene aperta l’opportunità di una nuova prospettiva produttiva di quel sito industriale – così l’assessore –. La caparbietà dei lavoratori e la capacità di stare insieme anche nei momenti più difficili, in collaborazione con le istituzioni, è stata fondamentale". La pensano allo stesso modo anche i candidati dem Carlotta Gaiani ("Reddito e lavoro devono essere garantiti"), Marcella Zappaterra ed Enrico Bassi ("Risposta concreta a una crisi che rischiava di colpire duramente molte famiglie").