Cassa integrazione di un anno: uno spiraglio di luce nella vertenza ex Tollok dopo la nera notte calata sul futuro dei 77 dipendenti, licenziati collettivamente con una mail il 7 ottobre. Ieri pomeriggio si è tenuto il tanto atteso e temuto confronto con i manager dell’azienda, un terzetto composto da due italiani e uno statunitense, che poi avrà il compito di tradurre in America quello che è scaturito dal summit in Regione. "E’ un deciso passo avanti rispetto al brutale licenziamento collettivo del 7 ottobre e del primo incontro in Confindustria, a Ferrara", dice con moderata soddisfazione il sindaco di Masi Torello, Samuele Neri. Che aggiunge: "C’è stata un’apertura da parte dell’azienda, che si è detta disposta a concedere la cassa integrazione; noi volevamo due anni, la disponibilità è un anno, che perlomeno sblocca lo stallo e dà ossigeno alle speranze dei lavoratori". Non solo, la multinazionale americana si è detta disponibile alla possibilità di cedere l’azienda e conservare il personale, poi conservare la produzione nel territorio e salvaguardare il più possibile il futuro dei dipendenti era del resto l’obiettivo prioritario.
Resta la volontà di trasferire la produzione all’estero, in India e in Cina, dove il costo del lavoro è minore, tuttavia i manager hanno proposto anche un incentivo all’esodo, vale a dire un contributo a coloro che vorranno trovarsi un lavoro alternativo. Sul tavolo anche la proposta di individuare un advisor, pagato dall’azienda, per la gestione della transizione. Sotto i grattacieli della Regione, a Bologna, c’era una rumorosa rappresentanza dei lavoratori, con tanto di cartelli e striscioni, tra cui quello ormai celebre con la scritta: "Spremi e scappa", ma anche "Grazie per il regalo di Natale". Al summit hanno preso parte l’assessore regionale alle Attività Produttive Vincenzo Colla, il presidente della Provincia di Ferrara Daniele Garuti, il sindaco di Masi Samuele Neri, i tre manager dell’azienda (uno in più della settimana scorsa, quello americano), un rappresentante di Confindustria e un gruppo di sindacalisti. Questi ultimi dovranno valutare se e come proseguire con lo sciopero, oppure se aprire all’ipotesi di ricominciare la produzione. Lunedì prossimo, sempre negli uffici dell’assessore regionale Vincenzo Colla, si terrà un secondo incontro al vertice. Colla ha inoltre invitato tutti a predisporre un canovaccio dell’ipotesi di accordo emerso dall’incontro di ieri.
Franco Vanini