Ex Carife, un ferita ancora aperta "Il Governo aumenti i rimborsi"

È stato presentato un ordine del giorno in Senato per attingere al fondo indennizzo risparmiatori. Il portavoce: "C’è un avanzo importante di 500 milioni di cui la maggioranza può disporre in autonomia".

"L’approvazione di un ordine del giorno del Senato è un passo importante per far ripartire gli indennizzi agli ex azionisti e obbligazionisti Carife azzerati". Così Marco Cappellari, presidente dell’associazione Amici della Carife, commenta l’iniziativa per far impegnare il Governo alla distribuzione dell’avanzo del Fir (fondo indennizzo risparmiatori) di 500 milioni di euro.

Questo dovrebbe consentire ai risparmiatori azzerati di ottenere un ulteriore indennizzo, che spetta loro alla luce dei principi già presenti nella legge di Bilancio 2019. "Gia dallo scorso ottobre – continua Cappellari – abbiamo iniziato a sollecitare i nostri deputati ed il Governo affinchè tale avanzo andasse a beneficio dei tanti azzerati ex Carife, come stabilito dalla legge istitutiva del Fir. Tali somme, tra l’altro, non incidono sulla fiscalità generale e sui contribuenti, in quanto il Fir è un fondo di natura bancaria, essendo finanziato dai cosiddetti conti dormienti".

E ancora: "Abbiamo scritto al premier Meloni, al Ministro dell’Economia Giorgetti e siamo in contatto con tutti i parlamentari ferraresi – sottolinea Cappellari –. Un primo risultato è arrivato con la pubblicazione in gazzetta ufficiale a inizio gennaio del decreto mille-proroghe, che ha prorogato fino al 30 giugno la Commissione tecnica del Fir, passaggio indispensabile per far proseguire la macchina degli indennizzi".

Cappellari vuole fare rete: "La battaglia prosegue insieme a tutte le associazioni dei risparmiatori – continua Cappellari – infatti, lo scorso 11 febbraio eravamo al Centro Palladio di Vicenza ad un evento degli azzerati delle banche venete, dove erano presenti 1400 risparmiatori". Il presidente degli amici di Carife spera che "la legge di conversione del decreto mille proroghe abbia contenuti concreti e che il Ministero dell’Economia dia immediatamente attuazione alla ripartenza degli indennizzi, anche perché non serve nessun benestare da parte di organismi europei, che avevano già dato il loro consenso al FIR prima della sua istituzione nel 2019". Cappellari illustra la procedura corretta: "La Commissaria europea Margharete Vestager a Bruxelles il 24 aprile 2019 ci aveva riferito che in materia di indennizzi derivanti da fondi privati (come il Fir) il Governo può operare in autonomia".

E conclude: "Abbiamo già chiesto un tavolo tecnico al Ministero dell’economia per fare tutti i passaggi tecnici necessari alla ripresa degli indennizzi, e siamo in costante contatto con i nostri parlamentari. L’obiettivo è che con l’ingente somma residua del Fir si possa aumentare l’indennizzo degli ex risparmiatori Carife".

re.fe.