REDAZIONE FERRARA

"Esecuzione penale esterna, perché i fondi non sono utilizzati?"

Caro Carlino, sui giornali è stata pubblicata la notizia che il Comune di Ferrara ha creato “ l’ équipe esecuzione penale...

Caro Carlino,

sui giornali è stata pubblicata la notizia che il Comune di Ferrara ha creato “l’équipe esecuzione penale esterna di Ferrara” con due anni di ritardo. Gli altri comuni dell’Emilia Romagna lavorano su questi progetti dal 2023. Al Comune di Ferrara sono destinati 450.000 euro che non sono ancora stati spesi semplicemente perchè non è stato organizzato il gruppo che deve destinarli. Tra l’altro nel gruppo è stata inserita Agire Sociale che è una associazione che non esiste più! Il titolo del programma si chiama “Territori per il reinserimento Emilia Romagna”. Questi soldi devono servire per migliorare la situazione carceraria e favorire per esempio l’accoglienza, il sostegno, l’inserimento in società (territori) e nel lavoro dei detenuti che che si avviano al fine pena.

Mentre sto scrivendo ho ricevuto l’avviso da parte della Casa Circondariale di Ferrara che fra pochi minuti arriverà nella comunità in cui vivo con altre otto persone con varie misure alternative un nuovo ospite anche lui dal carcere. Questa attività di accoglienza è totalmente gratuita e si fa fatica ad andare avanti. Sentire che i finanziamenti che vengono erogati non vengono spesi per ritardi incomprensibili mi fa molta tristezza. All’inizio di gennaio ha finito di scontare la pena Gianni. Dopo dodici anni che non usciva dalla prigione, ormai vecchio, non sapeva dove andare. Quando è arrivato da noi si è commosso per l’accoglienza che gli è stata riservata e da quel giorno abbiamo lavorato insieme per recuperare tutta la documentazione per accedere ai suoi diritti. E’ un lavoro lungo e costoso ma che permette un reinserimento vero della persona.

Mi auguro che il denaro che si doveva impiegare nel 2024 sia ancora spendibile e che al tavolo di programmazione ci siano persone ed organismi che sanno come spenderli per le persone più che per sportelli vari. Grazie per la pubblicazione, saluto la redazione.

Domenico Bedin