REDAZIONE FERRARA

Emilia-Romagna sospende accorpamento scuole: decisione a favore di studenti e famiglie

La Regione Emilia-Romagna blocca l'accorpamento delle scuole per dati errati del Ministero, tutelando studenti e famiglie.

Il governatore Michele De Pascale

Il governatore Michele De Pascale

COMACCHIO"Avevamo sollevato e sollecitato in ogni sede un’azione concreta per fermare la razionalizzazione delle scuole voluta da un governo scellerato. La Regione Emilia-Romagna ha preso una decisione giusta e vicina alle famiglie, ai lavoratori ed agli studenti. Ringraziamo chi si è speso aiutandoci in questa battaglia (che non è finita sia chiaro!): Michele de Pascale, Isabella Conti, il gruppo di opposizione in provincia di Ferrara e in special modo Edoardo Accorsi e Anna Chiappini". Così il Pd di Comacchio, tramite un post, commenta la decisione assunta in via cautelativa da parte della giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale, su proposta dell’assessora alla Scuola Isabella Conti, di sospendere qualsiasi accorpamento delle autonomie scolastiche, che nel Comacchiese potrebbe significare l’accorpamento degli istituti comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi e la chiusura dei plessi di Lido degli Estensi e San Giusepe. Nella seduta di lunedì prossimo, verranno formalizzate le motivazioni. Tale scelta – come emerge dalla nota pubblicata sul sito della Regione – è stata compiuta, in quanto gli accorpamenti sono basati su conteggi da parte del Ministero dell’Istruzione "che non corrispondono ai numeri reali di studentesse e studenti attualmente frequentanti gli istituti emiliano-romagnoli". Come evidenziato da de Pascale e Conti, "la riduzione delle autonomie scolastiche voluta dal Governo è una misura di spending review per ridurre il numero di dirigenti scolastici e di personale Ata che si basa su una previsione di una progressiva riduzione del numero degli studenti. Ma i recentissimi dati delle iscrizioni degli studenti che hanno iniziato l’anno scolastico a settembre ci dicono già che le previsioni del Governo sono errate: quest’anno, in regione abbiamo 531.037 studenti, quasi 10mila in più della previsione ministeriale che, al contrario, aveva previsto 10mila studenti in meno e su questa previsione basava i tagli alla scuola". Il presidente e l’assessore regionali rilevano come "il sistema delle nostre autonomie scolastiche è perfettamente idoneo alle linee di efficienza indicate dal Governo. Eseguire in modo acritico delle indicazioni fondate su numeri sbagliati significherebbe mettere a rischio l’accesso al diritto allo studio e minare la qualità della nostra scuola, penalizzando le nostre ragazze e i nostri ragazzi", e chiedono "al ministero di correggere i dati sulla base dei numeri reali, altrimenti saremo di fronte a tagli incomprensibili che colpiranno al cuore il sistema educativo. Contro un tale scenario questa Giunta ha intenzione di battersi". La Regione sta interloquendo con il ministero sottolineando la differenza tra previsioni e la realtà misurata dalle iscrizioni . Valerio Franzoni