FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

È tolleranza zero. Ultimatum del Comune: "Subito una recinzione per fermare i bivacchi"

Ordinanza alla firma del sindaco, input dell’assessore alla Sicurezza. Si intima alla proprietà di provvedere entro un lasso di tempo di 20 giorni. "Va rimosso tutto ciò che può determinare il rischio di incendio".

È tolleranza zero. Ultimatum del Comune: "Subito una recinzione per fermare i bivacchi"

L’edificio si trova in via Darsena al numero 75

Lo schema è più o meno identico a quello adottato per via Scalambra. Ma, questa volta, l’immobile fatiscente e teatro di bivacco, è più vicino al centro: in via Darsena, 75. Attenzionato da tempo dalle pattuglie della Polizia Locale, ieri è arrivato il redde rationem. È alla firma del sindaco Alan Fabbri, su input dell’assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi, l’ordinanza contingibile e urgente che ha come proponimento un sostanzioso giro di vite sul fronte del contrasto al degrado. L’atto amministrativo, che verrà notificato all’azienda proprietaria dell’immobile (oltre che alla prefettura e alla questura), contiene diversi elementi che descrivono nel dettaglio lo stato in cui – da diverso tempo – si trova il manufatto. "Durante l’ultimo sopralluogo eseguito dalla polizia locale – si legge nel testo – è stato rilevato l’utilizzo abusivo dell’immobile come bivacco da parte di soggetti dediti ad attività irregolari". Non va certo meglio sul versante igienico-sanitario. Infatti il manufatto "oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia non conclusi e che si trova attualmente allo stato grezzo, provo di serramenti risultando pertanto accessibile da parte di persone non autorizzate. L’immobile risulta esposto all’ingresso di animali con possibile creazione di situazioni di rischio igienico-sanitario per la popolazione". Insomma una condizione di "abbandono, mancata protezione, occupazione abusiva e degrado". Pertanto, si sono resi necessari – non solo – "improcrastinabili" gli interventi al fine di trovare una soluzione a rischio sanitario, incolumità verso terzi e accesso e occupazione abusiva. Per cui l’azienda dovrà eseguire "immediatamente e comunque entro e non oltre venti giorni dalla notifica del provvedimento opere di ripristino delle condizioni di sicurezza e tutto ciò che sia richiesto per tutelare la pubblica incolumità". Gli interventi sono dettagliati all’interno del documento. L’impresa, stando alle prescrizioni del Comune, dovrà "realizzare un’adeguata recinzione dell’immobile mediante posa in opera di presidi atti ad impedirne lo scavalcamento e il bivacco da parte di soggetti dediti ad attività irregolari", in più dovrà apporre "la segnaletica a norma di legge indicante il divieto di accesso, con adeguata illuminazione", dovrà "rimuovere eventuali rifiuti, materiali abbandonati e tutto ciò che possa determinare un rischio di incendio, pregiudizio del decoro e inquinamento". L’azienda che possiede l’immobile dovrà realizzare "transennamento e presidi atti a impedire l’accesso all’immobile abbandonato mediante la realizzazione di tamponatura degli accessi e di ogni tipo di apertura". A dare impulso al provvedimento – anche sulla base di diverse segnalazioni raccolte dai cittadini – è l’assessore alla Sicurezza. "Da quando ci siamo insediati nel 2019 – così Lodi – abbiamo cercato di mettere in campo ogni strumento a disposizione di un ente locale per contrastare i fenomeni di degrado. Ed è in questo solco che abbiamo deciso di intervenire in maniera forte anche sull’immobile abbandonato in via Darsena. Nella nostra visione, non c’è spazio per il bivacco e per l’occupazione abusiva. Fra l’altro, nell’azione di monitoraggio che stiamo conducendo, fondamentale è l’apporto della Polizia Locale". Ma non è tutto. "In ottica di rilancio del quartiere – conclude Lodi – abbiamo in animo di inserire anche la palazzina fatiscente all’interno del Pug, per riqualificare l’intera area".