È scomparso il pittore Paolo Baratella "La sua eredità rimane sempre attuale"

È scomparso il pittore Paolo Baratella  "La sua eredità rimane sempre attuale"

È scomparso il pittore Paolo Baratella "La sua eredità rimane sempre attuale"

A volte il caso è beffardo, tanto da togliere la vita a un pittore proprio il giorno prima della consegna di un prestigioso riconoscimento. Ieri, Paolo Baratella avrebbe ricevuto il premio alla carriera dalla Fondazione Vaf, ma quando gli era stata data la notizia certo non poteva immaginare che a ritirarlo sarebbe stata sua figlia. L’artista ferrarese, infatti, è mancato venerdì mattina, il giorno prima dell’inaugurazione, al Castello, della mostra sul Premio Vaf, che raccoglie anche le sue opere. "Mio padre era molto contento di questo premio – racconta Silvia Baratella, figlia del pittore – dovevamo ritirarlo insieme a Ferrara. Ci sono stati alcuni problemi: a mio padre è venuta una brutta tosse e mi ha pregato di venire a ritirare questo riconoscimento per conto suo. Venerdì mattina è mancato all’improvviso, ma senza soffrire". Il premio, a detta della figlia, ha unito due percorsi della vita dell’artista: il percorso del rapporto con la sua città, Ferrara, e quello con la Germania, in cui ha lavorato. "Ci lascia un figlio della nostra terra – commenta il sindaco Alan Fabbri – omaggeremo la sua memoria e la sua eredità artistica, viva e sempre attuale. Eredità di un grande nome che ha portato un po’ della sua Ferrara in giro per il mondo". Nato nel 1935, diversi sono i capolavori che si possono ricordare, come il ‘Risorto’ di Santa Francesca Romana, gli affreschi della sagrestia della cattedrale, l’Albero della vita nell’aula del commiato della Certosa. "Siamo orgogliosi di accogliere al Castello l’arte di Baratella – così l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli – è un messaggio di speranza in una giornata dolorosa". Poi l’annuncio: "Tra circa un mese presenteremo il suo romanzo inedito, dedicato alla storia di Cosmè Tura, in una continuità ideale con la mostra di palazzo dei Diamanti". Il commento finale è affidato al presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi. "Baratella e Cosmè Tura sono dello stesso tempo, un tempo interiore. Le opere di Cosmè Tura sono a palazzo dei Diamanti, quelle di Baratella sono al Castello. Tutto vive in un solo tempo: la nostra vita è breve, le opere d’arte sono invece lunghe, eterne". Le parole di Sgarbi sembrano la parafrasi di quanto Ugo Foscolo scrisse in un solo verso: "Che stai? breve è la vita, e lunga è l’arte". Forse il miglior augurio per un artista, Paolo Baratella, che raccontando la sua epoca, in fondo, le ha raccontate tutte.

Francesco Franchella