Fiumi di droga, l’inchiesta: spaccio e rapina al D-Verso, in quindici verso il processo

Chiesto il rinvio a giudizio per oltre duecento capi di imputazione. Udienza a ottobre. Coinvolti membri dei Vikings, la vittima del raid col machete e un sospettato di omicidio

Spaccio di droga al D-verso, in 15 rischiano il processo

Spaccio di droga al D-verso, in 15 rischiano il processo

Ferrara, 28 settembre 2024 – Lo spaccio in zona stazione ritorna in un’aula di tribunale. E lo fa con molti nomi già noti alle cronache giudiziarie, tra cui presunti esponenti dei clan nigeriani e altri soggetti coinvolti in fatti criminali o di sangue. L’ultima inchiesta in ordine di tempo che mette sotto la lente il mercato della droga in quella parte di città è arrivata di recente a una svolta con la richiesta di rinvio a giudizio di quindici soggetti, tutti nigeriani, e la fissazione dell’udienza preliminare, prevista per il 24 ottobre. Il pubblico ministero Isabella Cavallari contesta agli imputati (a vario titolo) una rapina ai danni di connazionali e oltre duecento episodi di spaccio, principalmente dei cocaina, eroina e marijuana. Tutti i fatti contestati si sarebbero verificati tra il settembre del 2018 e la primavera del 2019, cioè il periodo immediatamente precedente alle operazioni di polizia (Wall street e Signal) che hanno impresso un duro colpo alle bande nigeriane.

I nomi. Tra i quindici imputati, si diceva, ci sono diversi personaggi già noti alle cronache come ad esempio Shaka Abubakar detto Chako, già condannato in primo grado a quindici anni di reclusione in quanto ritenuto un pezzo grosso del clan dei Vikings, Stephen Oboh, esponente del clan rivale degli Eye e vittima del tentato omicidio col machete di via Morata (attualmente irreperibile) e Victor Chukujekwu Obileme, rinviato a giudizio per l’omicidio del connazionale Solomon Okocha, trovato senza vita lungo l’Adriatica con la pancia piena di ovuli di eroina. Tra le persone offese per la rapina spunta un’altra vecchia conoscenza di forze dell’ordine e tribunali, Felix Tuesday, dodici anni in primo grado nel processo mafia nigeriana. Gli altri imputati sono Sani Ahmed, Aisosa Ajayi, Hassan Braimah, Edosa Idehen, Ben Izaka, Jude Jacob, George Monegameh, Sunday Monegameh, Isaac Oboh, Efe Omoruyi, Peter Shedrack e Lucky Uwadia.

La rapina. Tre degli imputati, George Monegameh, Ben Izaka e Isaac Oboh, devono rispondere della rapina commessa il 24 settembre del 2018 al circolo D-Verso di via Modena. In quell’occasione, secondo gli inquirenti, avrebbero aggredito Tuesday con coltello, bottiglie, calci e pugni rubandogli i cento euro che teneva nella tasca dei pantaloni. Lo stesso giorno avrebbero rapinato il presidente del circolo minacciandolo con un coltello e impossessandosi dei duemila euro p’resenti in cassa.

La droga. La seconda parte del lungo capo di imputazione elenca una lunga serie di episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti avvenuti tra il maggio e il giugno del 2019. Si parla, a vario titolo di detenzione di droga per poi spacciarla, di cessione di sostanza (in certi casi quantitativi modici, in altri indeterminati) a clienti o, in qualche caso, di acquisto da altri compiutati allo scopo di smerciarla. Un’inchiesta che, almeno stando al quadro accusatorio, sembra fotografare ancora una volta la presenza capillare dei pusher nigeriani su un territorio rimasto a lungo sotto il loro controllo.