CRISTINA RUFINI;
Cronaca

Droga e mafia nigeriana. Appello, le difese:: "Non è associazione. Assolvete gli imputati"

Gli avvocati dei sedici alla sbarra: "La sentenza va riformata". Si torna in aula il 2 ottobre per eventuali repliche e sentenza. .

Emmanuel Okenwa, dj Boogye, è ritenuto a capo dell’organizzazione

Emmanuel Okenwa, dj Boogye, è ritenuto a capo dell’organizzazione

di Cristina Rufini

"Nessuna associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga". In sostanza è questa la richiesta più importante dei difensori dei sedici imputati nell’ambito del processo noto come ’mafia nigeriana’. La seconda udienza del processo davanti ai giudici della Corte di Appello felsinea, si è chiusa nel tardo pomeriggio di ieri, quando anche l’ultimo degli avvocati ha concluso la sua arringa. Già nelle arringhe del processo di primo grado, gli avvocati degli imputati avevano sottolineato come non si fosse davanti a una associazione organizzata di stampo mafioso, che terrorizzava e dominava il territorio ferrarese con lo spaccio di droga, ma piuttosto di un gruppo di ragazzi con vite ai margini. non certo in grado di dominare il territorio. Situazioni con notevoli problemi eocnomici e non certo tali da far presupporre una organizzazione ben strutturata e radicata sul territorio ferrarese. Sostanzialmente ciò che era già stato spiegato, da parte dei difensori nelle arringhe del processo ferrarese, per controbbattere le pesanti richieste del pm Roberto Ceroni. Altri hanno sottolineato anche la marginalità dei propri assisti. L’Assoluzione è stata la riciesta finale dei legali. Contraltare all’istanza di conferma delle condanne fatta dalla Procura generale. Si torna in aula il 2 ottobre prossimo, con uno slittamento di cinque giorni rispetto alla data già programma. Udienza per eventuali repliche delle parti e per la sentenza.

Primo grado. Quasi un anno e mezzo dopo la sentenza del Tribunale di Ferrara, quindi, ci stiamo avvicinando anche al verdetto di secondo grado, quando sono state sentenziate pene ritenute ’severe’: da un minimo di 9 a un massimo di 22 anni di carcere. Per un totale di 230 anni di reclusione, a fronte dei 14O che erano stati chiesti dal pm Roberto Ceroni. In primo grado le pene erano state: Shaka Abubakar detto Chako, 15 anni; George Abamu detto Axman, 10 anni; Emmanuel Albert detto Ratty, 20 anni; Lucky Anthony Odianose detto Ubeba, 17 anni e due mesi; Henry Arehobor detto Threeman, 13 anni e 3 mesi, Jacob Chedjou, 9 anni; Glory Egbogun detto Omomo, 13 anni; Joel Igene, 10 anni; Igbinosa Irabor detto Ebo, 13 anni; Junior Musa, 15 anni; Emmanuel Okenwa detto Boogye, 22 anni; Kingsly Okoase detto Oje, 13 anni; Godspower Okoduwa detto Dozen, 17 anni; Jonah Omon, 11 anni; Stanley Onuoha, 10 anni; Gbidy Trinity, 10 anni e Felix Tuesday, 12 anni. Tutt poin solido condannati a risarcire l’amministrazione comunale di Ferrara. Okenwa, dj Boogye, con la posizione pià grave, perché accusato anche di estorsione nei confronti di una connazionale.Tutti gli imputati interdetti per sempre dai pubblici uffici.