BEATRICE BERGAMINI
Cronaca

Dossena non molla, ma serve una svolta: "Tanta amarezza, ma ora ho una squadra"

L’analisi del mister: "Se la giochi cento volte, un gol in più lo fai. Nulla da rimproverare ai ragazzi. L’arbitro? Forse eravamo trasparenti"

L’ennesima palla inattiva condanna la Spal a rimandare l’appuntamento con i tre punti, raggiunta dalla Pianese nel tempo di recupero. "Dobbiamo guardare in faccia alla realtà – commenta mister Dossena nel dopo gara – e dire che abbiamo sbagliato in quel frangente a tempo scaduto. Però se ci sono 6-7 occasioni da gol e ne portiamo a casa solo una, ci può stare poi che un episodio vada a favore loro e arrivi il pari. Non mi capacito di come la palla sia entrata una volta sola, ma non sto dando colpe ai ragazzi. Tiro di Zammarini parato, colpo di testa di Karlsson cinque centimetri fuori, rigore su Calapai non dato. Spero l’arbitro dica che non era in linea e quindi non ha visto, ma non che non fosse rigore, perché lo era".

"Non è successo come le altre volte – continua il tecnico spallino –, come con il Carpi ad esempio, che ci siamo abbassati dopo aver segnato. Loro hanno avuto due palle, ma non è che possiamo evitare sempre che l’avversario entri in area. Sia da calciatore sia da allenatore non mi era mai successa una cosa simile, che tante volte ti va sempre male. Dobbiamo svoltarla noi però, perché nessuno ci tirerà fuori".

La Spal in effetti ha controllato la partita: "Se rigiochi la stessa partita altre cento volte, almeno un gol di più lo fai. Accettiamo il verdetto del campo, in questo momento va così, ma cosa posso rimproverare in questa occasione ai ragazzi? Quando c’è stato da dare il bastone l’ho fatto ma adesso non ho niente da dire. Più cinismo? Forse sì, ma la palla di Karlsson se veniva colpita mezzo centimetro più in là andava dentro. E poi il mancato rigore su Calapai nel secondo tempo, per l’arbitro sembravamo trasparenti. Io non dico mai niente sugli arbitri e non mi lamento, ma così tante volte penalizzati nella partita. Sarà anche la frustrazione, ma non riesco a stare zitto".

Il sistema di gioco attuale espone la squadra a meno rischi? "Se penso – aggiunge il mister – che con il Pescara un punto forse l’avremmo meritato e con l’Arezzo anche, stasera i tre ci stavano. Andare a casa con soltanto uno fa male però bisogna andare avanti perché se stiamo qui a lamentarci non porta a niente. Se il primo ad arrendermi sono io, i ragazzi poi mi vengono dietro. Si accetta il verdetto, proveremo a stare ancora più concentrati, ad essere più cinici. Adesso ci aspetta una trasferta difficile ma stimolante, adiamo a Terni sapendo che ho una squadra solida, che gioca a calcio. Abbiamo sicuramente qualche lacuna ma tra Arezzo e Pianese io tengo cento volte la mia squadra e non cambierei nessuno dei miei giocatori con i loro".