"Diventerà una chiesa 2.0. Andremo oltre il sisma"

Don Daniele invita alla cerimonia per l’inizio dei lavori post terremoto "Unica cosa che non toccherò il crocifisso girato verso la madonna" .

"Diventerà una chiesa 2.0. Andremo oltre il sisma"

Don Daniele Nepoti davanti alla chiesa abbracciata dai ponteggi: lavori iniziati

POGGIO RENATICO

"Mi piace legare gli avvenimenti importanti a date significative e così domenica, il giorno di San Michele, patrono di Poggio Renatico, faremo l’inaugurazione ufficiale del via ai lavori della chiesa con la benedizione". E’ pieno di gioia Don Daniele Nepoti, guardando la chiesa avvolta dalle impalcature che sarà guarita dalle ferite del sisma del 2012. Alle 10 ci sarà la messa alle Opere Parrocchiali, poi la processione fino in piazza e la benedizione al cantiere. "Questi lavori danno emozione a chi frequenta la parrocchia ma anche a tutti i cittadini – prosegue – l’Abbazia abbracciata dal ponteggio dà tanta emozione. Ci si è messo tanto tempo a partire per l’imponenza dell’intervento, pietra per pietra, che ha necessitato di tanti progetti e dell’accordo tra soprintendenza e la risoluzione dei conflitti con la parte tecnica e burocratica, essendo un bene vincolato. Il termine dei lavori è per giugno 2026 e poi servirà il tempo tecnico per entrare. Dentro c’erano stati crolli da risanare, servirà incatenare le colonne, irrobustire l’edificio, l’intervento più delicato è il tetto che verrà rifatto perché il peso venga alleggerito e questo sarà il primo intervento che faranno, partendo proprio dall’alto per scendere". Ad occuparsene è la Cogei, Costruzioni di Bologna per un intervento dal valore di 2.806.483 euro. "Al momento non c’è nel progetto di rifare il campanile che era stato necessario abbattere e se ne parlerà negli anni futuri – aggiunge – c’è anche un problema di tenuta del terreno. I fondi ora sono per la chiesa, ma nulla toglie un domani di studiare anche la rinascita del campanile". Progetto della chiesa al quale il parroco ha dato un nome preciso. "Si chiama Abbazia 2.0 perché non voglio solo rimettere a posto le cose e tornare a fare ciò che si è sempre fatto ma questa è un’occasione molto buona anche per andare verso il futuro – spiega – si affianca anche un percorso della parrocchia e della corresponsabilità della vita parrocchiale. E nelle transenne del cantiere ho voluto mettere foto simbolo come la chiesa in costruzione grazie alla collaborazione di tante persone che portarono le pietre o l’immagine bellissima dei parrocchiani che vengono in chiesa con le barche dopo l’alluvione del 1951. Abbazia dove adiacente ha una cappella dove vi è stato un episodio unico. "Durante il sisma, il crocifisso si è voltato verso la Madonna e rimarrà così – dice – è stato un segno molto particolare. La cappella verrà messa a posto con diversi interventi ma quel crocifisso non si tocca". "Nella disgrazia del sisma ci è arrivato l’edificio delle Nuove opere parrocchiali, con chiesa e oratorio e il mio progetto è che siano sale comunitarie"

Laura Guerra