Rdc, integrazione dell’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli maggiorenni. Con decreto-legge 48 del 4 maggio, muta il quadro normativo di riferimento per i nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza. Così comincia la comunicazione dell’Inps, ente guidato nella nostra provincia dalla direttrice Annalisa D’Angelo.
In dettaglio, per i nuclei familiari che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni è previsto che continuino a percepire il reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre di quest’anno. I nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, invece, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione, sono gradualmente sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico in contesti di fragilità. Al fine di valutare gli effetti sui nuclei con figli a carico che percepiscono la cosiddetta integrazione della misura assegno unico e universale, occorre distinguere le situazioni.
Si precisa che le somme spettanti a titolo di integrazione su Rdc relative alla mensilità di luglio, essendo tale competenza già maturata, saranno regolarmente corrisposte in data 27 agosto, avvalendosi della carta Rdc. Nel caso di nuclei familiari che proseguono la percezione di Rdc sino a dicembre, l’integrazione dell’assegno è corrisposta sulla carta Rdc unitamente al reddito e senza soluzione di continuità. Per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione del reddito sarà cessata, il pagamento dell’assegno avverrà in misura piena.