Difesa della vita, raccolta firme

L'associazione Ora et Labora in difesa della vita parte con una raccolta firme a Ferrara per introdurre l'articolo 14 della legge 194 del 1978, che prevede che il medico mostri al feto e faccia sentire il battito cardiaco prima dell'interruzione di gravidanza. Un'iniziativa volta a salvare mamme e bambini.

Partirà anche a Ferrara la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare un cuore che batte. A sostenerla è l’associazione Ora et Labora in difesa della vita, che ha spiegato le motivazioni della sua battaglia in una conferenza presso la sala dell’Arengo, a cui hanno partecipato Giorgio Celsi in rappresentanza dell’associazione e Valerio Quadrini, bioeticista. La proposta di legge prevede l’introduzione dell’articolo 14 della legge 194 del 22 maggio 1978, del comma 1 bis, che prevede che il medico che effettua la visita prima dell’Interruzione di gravidanza sia obbligato a mostrare alla donna il feto e a farle sentire il battito cardiaco. "Andiamo a pregare davanti agli ospedali – racconta Celsi –, pensiamo che sia una proposta che salva mamme e bambini, ed abbiamo visto che con la nostra azione diminuiscono gli aborti e aumenta il personale obiettore. Vogliamo quindi che vedere cuore e bambino rientri nel consenso informato". L’iniziativa, come commenta il promotore Alcide Mosso, "è volta alla difesa della vita del bambino e della salute dei genitori".