REDAZIONE FERRARA

Didattica dimenticata I prof al ministro: "Riporta la geografia tra i banchi dei licei"

Lettera a Giuseppe Valditara di un folto gruppo di insegnanti. Il caso torna d’attualità grazie ad una studiosa della nostra città.

Didattica dimenticata  I prof al ministro:  "Riporta la geografia  tra i banchi dei licei"

Didattica dimenticata I prof al ministro: "Riporta la geografia tra i banchi dei licei"

Ha lanciato una pietra nello stagno. "Purtroppo da molti anni la geografia è quasi del tutto sparita dalle scuole", la denuncia nei giorni scorsi di Francesca Carpanelli che da oltre 20 anni si occupa di geografia prima come editor, poi come autrice. Laureata in storia moderna all’Università di Bologna, arrivata alla geografia attraverso una collaborazione con il professore e storico Gianni Sofri, puntava il dito contro quella che definiva una scelta poco lungimirante di vari ministri e ministre (in particolare della Gelmini). Un sos quello di Carpanelli – pubblica pubblica libri di geografia per le scuole secondarie di secondo grado (Zanichelli) – nel nome della cultura, raccolto da un folto gruppo di docenti che ha deciso di scrivere una lettera su questa materia dimenticata che si studia ancora negli istituti tecnici e professionali, è stata eliminata nei licei come insegnamento autonomo ed è stata accorpata alla storia, come ‘geostoria’. In pratica messa all’angolo. Il loro è un appello al ministero dell’Istruzione per dare dignità ad una bistrattata materia.

"La geografia oggi è considerata una materia cenerentola – si legge nella lettera firmata I docenti di geografia A021 – ed è talmente disattesa da essere definitivamente quasi cancellata dall’elenco delle materie a causa delle riforme dei vari governi. Questa situazione ha origini lontane. La riforma Gentile, che per prima distingueva il campo come disciplina a sé stante, ha infatti designato la geografia come ‘residuale’. La riforma Gelmini del 2008 ha proseguito lo sforzo per eliminare la disciplina: ha escluso l’insegnamento della geografia da quasi tutte le scuole superiori, esclusi due indirizzi tecnici (turistico e afm) e ha deciso l’accorpamento insieme a storia nei licei creando ‘geostoria’, assegnata a docenti di lettere non specializzati nella disciplina, impedendo quindi l’accesso degli insegnanti di geografia nei licei. Solo il decreto Carrozza nel 2013 ha tentato di limitare i danni assegnando un’ora settimanale in un solo anno su cinque negli istituti tecnici tecnologici, consentendo il ritorno parziale della geografia negli istituti tecnici tecnologici. Grazie alle linee guida dei nuovi professionali del 2017, la geografia ritorna nel biennio dei professionali, ma rimane subalterna a storia. In moltissimi istituti è ridotta a solo un’ora a settimana in prima o seconda. Alla luce di queste riforme, nelle scuole superiori la geografia è presente dalla prima alla quinta solo negli istituti tecnici indirizzo Turismo, con tre ore a settimana in prima e seconda e due ore a settimana in terza, quarta e quinta. Un altro problema è l’atipicità nei tecnici. La legge permette di assegnare le ore nei tecnici agli insegnanti di scienze abilitati in geografia solo in maniera residuale, ma questa legge viene continuamente violata dagli istituti. Accade molto spesso che geografia è insegnata da docenti di scienze non abilitati alla materia nel silenzio totale del ministero. Il nuovo ministero dell’Istruzione come pensa di preparare i nostri ragazzi ad affrontare un mondo sempre più globalmente interconnesso, senza la materia-chiave per capire un mondo che è sempre più soggetto al cambiamento, dove centrali sono concetti come geopolitica, ambiente, cambiamenti climatici, sostenibilità, sviluppo? Sarà il nuovo ministero dell’Istruzione ad ascoltare finalmente i docenti specializzati nella materia, finora sempre e costantemente ignorati, e a consentire il ritorno della geografia nei licei?".