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La pazienza è finita. "Abbiamo atteso i tempi tecnici dell’indagine, ora non siamo più disposti a perdere altro tempo". L’avvocato...
La pazienza è finita. "Abbiamo atteso i tempi tecnici dell’indagine, ora non siamo più disposti a perdere altro tempo". L’avvocato Simone Bianchi (foto), legale della mamma della ragazzina adescata dal docente di una scuola primaria di secondo grado ferrarese, non ci sta più. "La Procura di Bologna – dice – ha fatto un grandissimo lavoro. Ringrazio il pubblico ministero Augusto Borghini per l’umanità dimostrata in questa vicenda, ha fatto ogni cosa e in tempi rapidissimi. Peccato che la scuola non abbia fatto altrettanto. Ad oggi non è stato adottato nessun provvedimento disciplinare o cautelativo nei confronti del professore indagato e soprattutto nell’interesse della studentessa coinvolta. Seppur presente e informata il 16 dicembre, in sede di perquisizione dell’Arma dei carabinieri, la scuola ha semplicemente attivato un maestro di sostegno durante le lezioni dell’indagato quale forma di controllo". Ma lo stesso, rimarca subito il legale, continua a fare lezione nella classe della sua vittima. "Il tutor poteva essere una soluzione temporanea, magari fino alle vacanze di Natale. Poi, però, il 7 gennaio al rientro, il prof andava spostato. A questo punto ci attiveremo di conseguenza nelle sedi più opportune, siamo pronti a denunciare la scuola per la mancata protezione nei confronti della ragazzina, la quale continua ad andare tutti i giorni a lezione e se lo trova davanti come se nulla fosse successo".
n.b.