COMACCHIO
Passata la ricorrenza del 2 novembre, giorno dedicato al ricordo dei cari defunti, il Partito democratico di Comacchio solleva la questione relativa alle condizioni dei cimiteri comunali. "Non possiamo più tacere di fronte allo stato di abbandono in cui versano questi luoghi di memoria – viene spiegato dal gruppo in una nota -, e ci rivolgiamo all’amministrazione comunale affinché intervenga con urgenza per risolvere una situazione divenuta insostenibile". Sotto la lente del Pd, in particolare, vi sono i campisanti di San Giuseppe e Vaccolino, "dove intere aree di inumazione presentano sepolture in stato di abbandono, divelte dall’incuria e dagli agenti atmosferici. Le luci votive, in diverse zone, funzionano ormai ad intermittenza, segno evidente di una manutenzione insufficiente. In occasione delle recenti celebrazioni, si è cercato di mascherare la condizione di disordine con interventi frettolosi e superficiali, ma la realtà resta sotto gli occhi di tutti".
Dal Partito Democratico viene espressa preoccupazione in merito alla gestione della concessione in essere, "che avrebbe dovuto prevedere la demolizione delle parti pericolanti dei cimiteri e la costruzione di nuovi loculi. Si tratta, a nostro avviso, di una progettazione discutibile che ha portato a risultati insufficienti: sono stati realizzati solo pochi interventi, mentre intere sezioni restano puntellate, altre ancora parzialmente demolite, e diversi loculi risultano abbandonati o addirittura aperti. È una scena dolorosa e indegna, un’offesa alla memoria dei defunti e al rispetto dovuto a tutta la comunità di Comacchio. Persino i loculi di recente costruzione mostrano già segni di cedimento, con lapidi cadute e strutture precarie, a riprova di una gestione inadeguata".
Secondo i dem, "è inaccettabile che, nonostante le concessioni in essere, l’Amministrazione comunale sembri aver abdicato al proprio ruolo di vigilanza e controllo. La situazione attuale non può essere liquidata come una semplice questione tecnica: è in gioco la cura di beni pubblici, la corretta destinazione del denaro dei cittadini, e soprattutto la custodia della memoria collettiva". E sulla base di queste considerazioni, chiedono "al sindaco di assumersi la responsabilità di questa situazione e di intervenire senza indugi. Chiediamo che vengano ritirate le deleghe all’assessore che non ha saputo vigilare sull’adempimento degli obblighi contrattuali da parte della ditta concessionaria. Invitiamo, inoltre, il sindaco a relazionare in consiglio comunale sulle condizioni attuali dei cimiteri, valutando anche la possibilità di revocare la concessione e attivare le relative azioni legali".
Valerio Franzoni