
Un nuovo ambulatorio per la cura del dolore cronico sarà aperto da oggi nella Casa della Salute di Ferrara (ex ospedale Sant’Anna). L’ambulatorio funzionerà con un’equipe guidata da un medico anestesista specializzato in terapia del dolore, il dottor Nicola Breveglieri, e vi si potrà accedere prenotando al Cup, dopo la prescrizione del medico di medicina generale o di uno specialista (ortopedico, chirurgo o oncologo e così via).
Sono molteplici le cause che provocano sindromi dolorose. La più frequente è quella legata al fenomeno degenerativo della colonna vertebrale (lombalgia) dovuta molto spesso all’età avanzata e la fascia più colpita è quella fra i 70 e gli 80 anni in cui il dolore molto spesso diventa cronico. Ma anche pazienti oncologici o che hanno subito un intervento chirurgico possono trarre giovamento da queste cure. Dopo una prima valutazione del paziente, che potrebbe richiedere anche nuovi approfondimenti diagnostici (ad esempio la risonanza magnetica), viene predisposto un piano terapeutico che può essere o di tipo farmacologico o di mini-interventistica (ad esempio le infiltrazioni di acido ialuronico).
Rispetto a questo secondo approccio, l’ambulatorio del dolore di San Rocco inoltre "sarà in grado di avvalersi di macchine altamente tecnologiche affinché l’intervento mini invasivo sul paziente sia il più preciso possibile nel trattamento della zona che deve essere curata dal dolore", afferma Breveglieri che puntualizza: "In pratica sono degli ecografi di precisione che ci permettono di agire con il trattamento per ridurre il dolore nel punto esatto dove serve". Il nuovo ambulatorio va ad aggiungersi a quelli già attivi all’ospedale del Delta e al ’Santissima Annunziata di Cento. "Con questo nuovo servizio diamo vita ad una vera e propria rete di terapie contro il dolore cronico tra Ferrara, Cento e il Delta – evidenzia la direttrice generale dell’Ausl di Ferrara, Monica Calamai -. Qualifichiamo dunque ulteriormente la nostra offerta, con innovativi trattamenti ambulatoriali e limitando il day-hospital a casi più complessi".