Ferrara, 29 gennaio 2016 - Macabra scoperta sulla spiaggia del lido di Volano, il più verde e suggestivo della riviera. Un cuore di daino, strappato da un animale già morto, è stato inchiodato ai resti di una delle sculture di legno create dalla fantasia dell’artista codigorese Enrico Menegatti. Uno spettacolo da far accapponare la pelle, un gesto raccapricciante nel cuore del Parco del Delta del Po.
Nessuna pietà per l’animale esanime, frugato come una povera cosa dal coltello di un aspirante macellaio. E nessun rispetto per il poetico museo all’aria aperta, vanto di Volano e tappa di passeggiate a piedi e in bicicletta. Hanno strappato il cuore dell’animale, lo hanno conficcato nei legni levigati dal mare e agghindato di piume come in un rito voodoo, che ha lasciato di sale i passanti.
Certo non si aspettavano di incontrare l’orrore, da queste parti chi cammina sulla sabbia è abituato a lasciar scivolare gli occhi sulle belle installazioni dello scultore, disseminate lungo il tratto di arenile disteso tra il Lido delle Nazione e quello di Volano. Un cavallo, un dinosauro, una giraffa, uno squalo. Nessuno immaginava di trovare un cuore di daino, rosso di sangue, tra quelle opere tanto fotografate, che già in passato sono state danneggiate ma sempre pazientemente ricostruite.
Tra un danneggiamento e una ‘profanazione’, inutile dirlo, c’è però una bella differenza. E forse anche una dose di sadica follia. «Pochi giorni fa – raccontano giovani testimoni – abbiamo trovato la carcassa del daino e avvisato la Forestale, ci ha detto che si sarebbe occupata della sua rimozione, ma non è stato così. Il giorno successivo siamo tornati sul posto e abbiamo visto cos’era successo, è una cosa al di là di ogni umana comprensione».
Il video dello scempio è rimbalzato on line, le immagini hanno indignato il popolo della rete scatenando una scia di commenti contro i responsabili, qualcuno ha ipotizzato la celebrazione di una messa nera, altri uno sfregio all’artista di Codigoro. Intanto la moglie dell’artista, Sabina Zanardi, vicesindaco di Codigoro, scrive sul social una frase amara. «Credo proprio che questa volta Enrico non farà più nulla».