VALERIO FRANZONI
Cronaca

Crisi Berco, la lettera dei sindacati: "Ora un vertice con Thyssenkrupp"

"Dopo mesi di trattative senza risposte da parte del management italiano, ci rivolgiamo alla proprietà"

Nel frattempo, prosegue la mobilitazione allo stabilimento copparese, con i lavoratori che, anche ieri, hanno incrociato le braccia per quattro ore

Nel frattempo, prosegue la mobilitazione allo stabilimento copparese, con i lavoratori che, anche ieri, hanno incrociato le braccia per quattro ore

Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno inviato una formale richiesta di incontro urgente a Thyssenkrupp per un confronto sulla grave crisi che sta colpendo il gruppo Berco, con stabilimenti a Copparo e Castelfranco Veneto. E spiegano le ragioni per cui hanno inviato la lettera alla multinazionale tedesca, cui Berco fa capo: "Dopo mesi di trattative senza aver ricevuto risposte concrete da parte del management italiano e con le criticità legate ai licenziamenti annunciati e alla riduzione dei salari, in un contesto già drammatico per i lavoratori, Fim, Fiom e Uilm chiedono trasparenza e un piano chiaro per salvaguardare l’occupazione, il patrimonio industriale e il futuro delle tante famiglie coinvolte".

Nella missiva, le organizzazioni sindacali lamentano come l’unica soluzione alla crisi "che il management italiano di Berco ha proposto, è quella di licenziare 400 lavoratori e ridurre a tutti il salario. È noto che i salari in Italia sono già i più bassi d’Europa, nonostante la contrattazione collettiva nazionale, figuriamoci come peggiorerebbero le condizioni delle famiglie che potrebbero essere colpite da un ulteriore drastico taglio. Ebbene, per poter chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori, nel caso in cui fossero necessari per mantenere il proprio posto di lavoro, sarebbe utile che il management spiegasse in trasparenza quello che è accaduto in Berco negli ultimi due anni, e individuasse le responsabilità di un crollo commerciale e produttivo così drammatico, soprattutto per non correre il rischio che possano ripetersi errori di gestione degli stabilimenti".

Alla dirigenza di Thyssenkrupp, dunque, vengono rivolte una serie di domande da parte dei sindacati, allo scopo di avere un confronto, "in attesa – aggiungono – di aver riscontro dal governo italiano sulle vostre interlocuzioni col ministro Adolfo Urso. Chiediamo inoltre di affrontare le questioni inerenti la prospettiva del gruppo Berco e di individuare una strategia che possa salvaguardare un’importante realtà industriale italiana e tedesca, tutelando un enorme patrimonio di competenze e professionalità ed un’importantissima realtà economica del territorio. Siamo certi – concludono le organizzazioni sindacali, rivolgendosi a Thyssenkrupp – che le lavoratrici ed i lavoratori di Berco apprezzeranno un riscontro da parte vostra e sono confidenti di poter ricevere da Thyssenkrupp una proposta ed una soluzione alla crisi che sia "socialmente sostenibile". C’è il futuro di tante famiglie in gioco".

Nel frattempo, prosegue la mobilitazione allo stabilimento copparese con i lavoratori che, anche ieri, hanno incrociato le braccia per quattro ore.

Valerio Franzoni