LAURA GUERRA
Cronaca

Crepet e il Cardinale Zuppi: "Troppa violenza e odio"

Terre del Reno, l’incontro organizzato da don Porcarelli ha toccato tanti temi "Dagli orrori della guerra alla famiglia, tutti abbiamo una responsabilità enorme"

Crepet e il Cardinale Zuppi: "Troppa violenza e odio"

Un momento dell’incontro tra Crepet e il cardinale Matteo Zuppi

Ferrara, 29 agosto 2024 – Tra cielo e terra, tra anima e realtà toccando argomenti come il gioco, l’empatia, lo stato in cui sono i ragazzi e il comportamento dei genitori. Tanti i temi al centro dell’interessante incontro domenica scorsa a Sant’Agostino tra Paolo Crepet e il Cardinale Matteo Zuppi, organizzato da Don Gabriele Porcarelli. "Con il Cardinale ci conosciamo dagli anni ’80 quando l’ho aiutato a far uscire dalla droga alcuni ragazzi che avevano occupato una casa a Santa Maria in Trastevere dove lui stava – ha ricordato Crepet – sono qui perché lo stimo e per vedere cosa possiamo fare insieme. Ho accettato questa scommessa: è la prima volta che ci troviamo insieme in un incontro pubblico". Momento unico, dunque, realizzato da Don Porcarelli. "Ci piacciono le sfide – ha spiegato Porcarelli - L’idea mi è venuta perché volevo fare un colloquio su diversi temi partendo dall’uomo nella sua complessità e completezza, l’aspetto umano e spirituale". Un incontro di pensieri e concetti che hanno trovato condivisione e lettura nei diversi ruoli, davanti a un enorme pubblico attento e partecipe. Tra i temi, quello del cielo, e le parole forti del Cardinale sulle guerre. "E’ un mondo inquieto perché smarriti ed enormemente soli e individualisti – ha detto Zuppi – c’è tanto odio da diventare ipersensibili aumentando la violenza. Credo che tutti abbiamo una responsabilità enorme perché ci sentiamo sicuri se abbiamo una pistola in mano ma che invece ci rende solo aggressivi. La sicurezza invece è fatta di empatia e di ricostruire una comunità in cui ci si pensa insieme. Abbiamo avuto il dono di 80 anni di pace ma credendo che con le armi si risolvono i conflitti è tradire il testamento anche di sangue, lasciatoci dai nostri nonni quando hanno detto ‘mai più’: hanno fatto di tutto perché fosse così". Un argomento sul quale anche Crepet si è soffermato. "Parlando di bimbi ammazzati dai conflitti dico occupiamo le piazze, arrabbiamoci e diciamo che questo non è più tollerabile – ha detto – questo è il potere? No, Un bambino è un bambino. Ricordate, finché c’è indignazione, c’è libertà". E Immancabile anche l’argomento genitori, figli e mondo dei giovani. "Educare è togliere e non aggiungere perché altrimenti un bambino non cercherà mai nulla e ora siamo in un punto di non ritorno – ha detto lo psicologo – anche mancare e mancarsi è una cosa meravigliosa che fa crescere, insieme agli inciampi. Ai genitori dico: fate passi indietro, i ragazzi crescono anche con le disavventure e se gli date ogni comfort, faticheranno a inventare il mondo".