REDAZIONE FERRARA

Covid, l’incubo rialza la testa. Aumentano contagi e ricoveri: "Ma molto spesso non dà sintomi"

Nella prima decade di agosto già nove pazienti in ospedale, contro i quattordici di tutto il mese di luglio. Califano (Ausl): "In corsia principalmente anziani. No ad allarmismi, ma è bene adottare precauzioni".

Analisi di laboratorio (. archivio. ) Nel tondo, Annalisa Califano

Analisi di laboratorio (. archivio. ) Nel tondo, Annalisa Califano

Sembrava ormai solo un traumatico ricordo del passato. E invece rieccolo. Il Covid, nella sua ultima variante, torna a circolare facendo crescere contagi e ricoveri. Certo, non siamo ai numeri del culmine della pandemia, ormai fortunatamente confinati nella dimensione del ricordo. Ma l’incremento inizia a essere sensibile. Per rendersene conto, basta guardare l’andamento dei ricoveri di pazienti con Covid. Nell’intero mese di luglio sono stati quattordici. Per quanto riguarda invece agosto, nella sola prima decade siamo già a quota nove. Un trend notevolmente in crescita. Spostando lo sguardo indietro ai mesi successivi, troviamo dati nel complesso più bassi, con la sola eccezione di gennaio. A giugno i ricoveri sono stati cinque, a maggio invece solo uno. In aprile furono due, a marzo altri cinque, undici a febbraio e sedici a gennaio. Fortunatamente, a quanto si apprende, i sintomi dei contagiati da questa nuova ondata di Coronavirus non sembrano particolarmente pesanti. Spesso addirittura nulli. Ciò non toglie che l’attenzione debba essere mantenuta alta.

A delineare il quadro della situazione attuale è Annalisa Califano, responsabile Prevenzione e controllo malattie trasmissibili e vaccinazioni in età pediatrica e adulta dell’Ausl. "Il confronto tra la prima quindicina di luglio e quella di agosto – spiega la dottoressa – mette in evidenza un aumento delle positività. La maggiora parte dei contagiati sono asintomatici, quindi potrebbero essere legati a un riscontro casuale del virus". Per quanto riguarda i ricoverati, invece, parliamo principalmente di "persone anziane, forse ospedalizzate per altre ragioni e scoperte positive al momento degli accertamenti". Insomma, i numeri stanno aumentando ma Califano invita a non lasciarsi andare ad allarmismi. "L’andamento è variabile e il momento di passaggio verso l’incremento lo si è registrato tra il 23 e il 24 luglio –. L’invito è comunque quello di mantenere una certa attenzione. Gli sbalzi di temperatura tra il caldo esterno e il condizionamento degli ambienti chiusi favoriscono la comparsa di patologie di tipo respiratorio. L’invito è quindi a rispettare le norme igienico sanitarie, come l’igienizzazione delle mani, l’utilizzo di fazzolettini di carta, l’aerazione dei locali e qualche precauzione per le vie respiratorie, come una mascherina chirurgica per i soggetti fragili che si trovano in situazioni di affollamento".

Insomma, il Covid torna a fare capolino, ma il periodo della grande paura sembra ormai tramontato. Ciò non toglie l’importanza delle precauzioni visto che, tra non molto, inizierà la fase dell’influenza stagionale. A quel punto, Covid e virus ‘classici’ faranno parte di un unico quadro. "Bene quindi la prevenzione – chiude Califano – per giovani e anziani".

Federico Malavasi