È un altro, significativo, passo avanti verso la riqualificazione dell’ex Palaspecchi. Da simbolo del degrado urbano, sempre di più il quadrante che affaccia su via Beethoven si sta trasformando in un luogo di rinascita. Ieri sono stati consegnati ufficialmente i lavori per l’altra tranche di riqualificazione – dopo la caserma della Polizia Locale – che cambieranno il volto della zona definitivamente. L’obiettivo è costruire 53 alloggi di edilizia popolare, grazie al finanziamento Pinqua e a un contributo del Comune, che portano l’investimento a superare i dieci milioni di euro. Il tutto assume un’aura vagamente risorgimentale. La ditta che si è aggiudicata i lavori è la Ciro Menotti, con sede a Ravenna. Al momento, i dettagli dell’intervento ci consentono di dire che il termine della consegna dei lavori dovrà avvenire entro il marzo 2026. Il cronoprogramma di questo maxi cantiere, realizzato in collaborazione con Acer, è di 538 giorni. Come detto, complessivamente si arriverà alla realizzazione di 53 alloggi di edilizia residenziale sociale: al piano terra troveranno sede i locali accessori come le cantine, un locale per i rifiuti solidi urbani, tre depositi per le biciclette distinti per un totale di 56 metri quadrati, la centrale termica, e cinque alloggi completamente accessibili anche da persone diversamente abili. I cinque piani superiori hanno tutti la medesima suddivisione planimetrica e ospitano ciascuno dodici appartamenti. I lavori consistono nell’accantieramento, demolizioni all’interno della palazzina E, opere strutturali e ponteggi. Insomma, non una cosa banale. A consegnare formalmente il cantiere alla ditta, oltre a una folta rappresentanza di apparato tecnico comunale a partire dall’architetto Fabrizio Magnani, gli assessori all’Urbanistica e alla Sicurezza, Nicola Lodi e la collega alle Politiche Sociali, Cristina Coletti. "La questione Palaspecchi – scandisce Lodi – era una ferita dolorosa per la città di Ferrara ed è stata, da molto prima che ci insediassimo, una delle nostre battaglie più grandi. Il quartiere, dal nostro mandato, ha subìto una trasformazione radicale, passando da zona della città degradata e in balìa di fenomeni come abusivismo e spaccio, a luogo sicuro, ideale per famiglie e studenti. Con la consegna di questi lavori, andiamo ad aggiungere un ulteriore tassello alla riqualificazione di un’intera area residenziale che sta diventando il fiore all’occhiello della città". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Coletti. "È una scelta strategica dell’amministrazione – spiega – , che va a potenziare le risposte sul tema abitativo e fronteggiare l’emergenza di cui risente soprattutto la ‘fascia grigia’, che comprende persone che hanno un reddito garantito ma troppo alto per ottenere un alloggio di edilizia residenziale pubblica e troppo basso per accedere al libero mercato. Una penalizzazione per diverse famiglie, che stiamo affrontando attraverso un intervento che dimostra idee chiare e concretezza. Anche agli alloggi ers si accede attraverso una graduatoria, che ad oggi è composta da 43 nuclei. Con i nuovi alloggi potremo dare risposte a loro e ad altri cittadini, per i quali l’attenzione rimane sempre massima nel ricercare soluzioni efficaci ai loro problemi".
CronacaCorti di Angelica, i lavori. Pinqua, consegnato il cantiere per costruire i 53 alloggi ers