di Mario Bovenzi
Di cemento e mattoni ha cominciato a sentire parlare quando era ancora un bambino e nell’azienda edile di famiglia è entrato ragazzo, subito dopo essersi diplomato come geometra. "Avevo i calzoni corti". Così dice, e non è retorica, Riccardo Roccati, 57 anni, presidente della Cassa Edile. Che, alla scrivania del suo ufficio, rivela di essere preoccupato. Lo scenario, fuori dalla finestra, è quello del terremoto quando i signori del malaffare si sono buttati sugli aiuti per accaparrarseli, con l’alibi della ricostruzione. Adesso non di scosse si parla ma di una torta gigantesca di denaro pubblico. E’ la corsa al superbonus 110%, una gara tra imprese nate dalla mattina alla sera per mettere le mani almeno su una fetta. Aziende fantasma con dipendenti in nero; imprenditori improvvisati o dal discusso passato che si presentano alla camera di commercio e diventano titolari di aziende che hanno l’unico scopo di drenare denaro. Ditte mordi e fuggi che spesso nascono sotto la regia di organizzazioni criminali. Dal 2020 al 21 le iscrizioni sono cresciute del 20% con un salto nei due anni di 503 aziende. Tante, troppe.
E’ preoccupato, diceva
"Sì, è molto. Il superbonus è una grande occasione per il settore edile che sta uscendo da un periodo di sofferenza. Si poteva fare tutto bene. Invece..."
Che cosa è successo?
"Sono mancati i controlli. Il passato evidentemente non insegna, tutti sappiamo che cosa è successo con la ricostruzione post sisma, tutti abbiamo esperienza delle dinamiche che si innestano quando c’è una mole così grande di denaro sul piatto. Eppure i controlli sono pochi. Lo Stato non si è fatto trovare pronto"
Qual è lo scenario nella nostra provincia
"Sono spuntati come funghi i cantieri, aziende che magari hanno dipendenti nessuno dei quali in regola o al massimo una metà di loro. Molte imprese sorte sulla corsa del superbonus impiegano personale che non figura, che non ha alcuna esperienza nel settore, che non è mai salito su un’impalcatura"
E’ così facile aprire un’impresa edile?
"Dobbiamo fare una distinzione. Nel settore degli appalti pubblici devi osservare una serie di requisiti e criteri. Nel privato, e di questo parliamo quando trattiamo il superbonus, basta che ti presenti alla camera di commercio, apri una partita iva e il gioco è fatto. Imprenditori che operavano magari nel giardinaggio si sono inventati dalla mattina alla sera e hanno aperto un’azienda edile"
Un rischio, magari
"Sì, che getta ombre sul settore. Si parla di morti sul lavoro. Per forza, dipendenti con un attestato fasullo di un corso sulla sicurezza salgono sulle impalcature senza avere idea di cosa vuol dire lavorare in cantiere"
Imprese fantasma, partite iva create ad hoc. Un sistema rodato, crede che ci siano infiltrazioni criminali?
"Sicuramente, perché siamo di fronte ad un vero e proprio disegno per drenare denari che arrivano dallo Stato".