REDAZIONE FERRARA

Coronavirus Ferrara, matrimonio a porte chiuse

Nozze in chiesa solo per familiari e testimoni. "Per far festa, gli amici ci aspettano al ristorante"

Futuri sposi ai tempi del coronavirus

Ferrara, 6 marzo 2020 - «Questo matrimonio non s’ha da fare". A dirlo però, non sono i bravi mandati da Don Rodrigo, di manzoniana memoria, ma il Coronavirus. Alex e Natascia infatti hanno già preparato praticamente tutto per il grande ’sì’, poi ci si è messa di mezzo l’ordinanza restrittiva, con le misure precauzionali anti-contagio. Don Davide, il parroco di Giovecca di Lugo (Ravenna), è però stato decisamente più coraggioso del don Abbondio de ’I promessi sposi’, e ha confortato i due innamorati. "Abbiamo già parlato con il parroco, che ci ha confermato che il matrimonio si farà", ha spiegato Natascia Luciani, 33 anni e originaria di Filo d’Argenta, che sabato 14 marzo scambierà gli anelli con il compagno 29enne Alex Zambrini.

Leggi anche Come si cura Le differenze con l'influenza Come difendersi

Ma non sarà ’solamente’ un matrimonio. "Sarà una funzione unica: oltre al nostro ’sì’, ci sarà anche il battesimo di nostro figlio". Il numero dei presenti in chiesa sarà giocoforza limitato "ai soli nostri genitori, ai testimoni, e al padrino di nostro figlio", continua Natascia. Oltre a loro, ovviamente, anche il parroco che celebrerà i due sacramenti e un organista, "perché abbiamo dovuto rinunciare al coro. Non mancherà poi il fotografo. Ma nella chiesa di Giovecca saremo al massimo una ventina".

E gli amici? Niente festeggiamenti? "Ci aspettano al ristorante. Abbiamo già avvisato anche quello, che si è messo a nostra disposizione fornendoci uno stanzone molto grande, che può contenere fino il doppio dei nostri invitati, che sono circa 120". In questo caso, basta semplicemente allargare le sedie, per rispettare il metro di distanza sancito dalla normativa statale. E per fortuna, le ristrettezze dettate dall’emergenza sanitaria, non ha influito in alcun modo con i festeggiamenti. "Abbiamo scelto di confermare tutti gli invitati: 120 eravamo all’inizio, e 120 saremo. Non abbiamo lasciato a casa nessuno per il giorno più bello delle nostre vite".  

Coronavirus, i 10 comportamenti da seguire