Ferrara, 19 luglio 2020 - Ad Ambrogio di Copparo è scoppiato un focolaio da Covid 19. Dei quattro contagi registrati nella giornata di giovedì, in tutto il territorio comunale, uno di questi, nella stessa giornata, era finito subito in ospedale a Cona mentre gli altri tre sono stati ricoverati 24 ore dopo. I nuovi casi sarebbero tutti di persone legate all’ambulante che vive e risiede ad Ambrogio, frazione del Comune matildeo. Non è ancora chiaro, tuttavia, se il focolaio sarebbe riconducibile alla famiglia dello stesso ambulante o ai suoi collaboratori di lavoro.
Leggi anche Il bollettino di oggi del Ministero - Scuola, Azzolina: "Basta dubbi, riparte il 14. Collaboro con i sindacati" - Vacanze 2020, dove andremo? Bene montagna e borghi, male le città - Coronavirus nel mondo
"Stiamo cercando di capire se si tratta di un focolaio familiare o dovuto a motivi legati ai rapporti di lavoro – spiega il sindaco Fabrizio Pagnoni –. È chiaro che con la riapertura ci aspettavamo anche noi qualche nuovo caso ma continuo a ribadire che è importante usare le mascherine e osservare le distanze di sicurezza". A Cento, intanto, al centro per disabili "Coccinella gialla" ci sono due persone positive. Si tratta di un ospite sessantenne che ha contratto il virus e un operatore che "abbiamo già isolato da giovedì" tiene a precisare il direttore generale della struttura Michele Bronzini. Le operazioni di screening dentro al centro sono state eseguite giovedì scorso dal personale del Dipartimento di sanità pubblica dopo che una lavoratrice era risultata positiva al Covid 19, a seguito di un controllo effettuato nell’azienda del marito. Una realtà imprenditoriale che opera dentro all’interporto di Bologna e dunque è collegata con il focolaio bolognese della logistica. "I controlli li facciamo periodicamente – aggiunge il direttore – ma dopo quel focolaio familiare, con l’intercessione del sindaco, abbiamo ritenuto opportuno effettuare di nuovo i test per mettere tutti in sicurezza".
Così giovedì le squadre Ausl sono entrate nella struttura e hanno effettuato i test sierologici su 112 persone. Cinque di questi lavoratori, tre dipendenti e due ospiti, presentavano nel sangue gli anticorpi legati al Coronavirus. Il personale dell’Ausl allora venerdì è ritornato ma questa volta per eseguire il test molecolare, ovvero il tampone ora-naso-faringeo, alle cinque persone positive al sierologico, anche se "precauzionalmente erano stati isolati fin dai primi momenti dell’esito del primo test" afferma il dirigente. "Solo uno dei tre dipendenti è risultato positivo e oggi si trova a casa" rassicura. Per quanto riguarda i due dipendenti risultati postivi al test sierologico ma negativi a quello del tampone "da lunedì rientreranno in struttura" puntualizza ancora. Oggi il "Coccinella gialla" è un centro che "per precauzione è tornato ad essere di nuovo off limit ai parenti nonostante avessimo deciso, a inizio settimana, intensificare le visite dei parenti" fa sapere il direttore "ma la scoperta della lavoratrice positiva al Covid ci ha indotto a fare i controlli e a chiudere fino a quando la struttura non sarà di nuovo e totalmente sicura". Le rassicurazioni sulle condizioni del centro arrivano anche dal sindaco Fabrizio Toselli: "Su 37 ospiti uno solo è risultato positivo mentre su 67 lavoratori solo uno ha il Covid".