Copparo, iniziato il Pagnoni-bis: "La giunta? Conteranno i voti presi". Grandi e Cirelli verso la riconferma

Copparo, il primo cittadino sta lavorando alla sua prossima squadra, che verrà presentata entro metà luglio "Sceglierò in base alle competenze, alla rappresentatività e alla capacità di saper lavorare di squadra".

Copparo, iniziato il Pagnoni-bis: "La giunta? Conteranno i voti presi". Grandi e Cirelli verso la riconferma

Copparo, iniziato il Pagnoni-bis: "La giunta? Conteranno i voti presi". Grandi e Cirelli verso la riconferma

Si sta prendendo il suo tempo, il rush finale del ballottaggio lo ha provato e il sindaco Fabrizio Pagnoni, giustamente, non vuole affrettare le scelte che porteranno a varare la sua squadra di governo. L’obiettivo, dopo 70 anni di centrosinistra e a seguito di un primo mandato rallentato dalla crisi energetica e dal Covid, è quello di consolidare l’attuale coalizione formata da civici, associazionismo e partiti del centrodestra. "I prossimi cinque anni saranno duri – spiega il primo cittadino –, perché sarà fondamentale completare il cambiamento che avevamo promesso, fare il più possibile per rafforzare questa coalizione, che ha vinto al ballottaggio". E per farlo serve, per l’appunto, una giunta che esprima competenze e sia rappresentativa della comunità. E quando si parla di persone ferrate dal punto di vista amministrativo, gli indizi portano alla riconferma di Simone Grandi, bancario nella vita e vicesindaco con delega al Bilancio nello scorso mandato. Persona affidabile e a dir poco competente; mentre, quando si parla di rappresentatività, i rumors convergono su Bruna Cirelli, referente di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto 113 preferenze. Anche lei pare avviata verso una scontata riconferma. Eppure Pagnoni ha detto a tutti di prepararsi alle sorprese per quanto concerne la giunta. Il sindaco, di certo, scioglierà le riserve entro metà luglio. "Ma sto già lavorando per la giunta dei prossimi cinque anni", assicura Pagnoni.

Quale sarà l’identikit dei futuri assessori?

"Intanto, come previsto dalla ’par condicio’, almeno due o tre posti in giunta dovranno essere affidati a donne. Poi la mia idea è ti tenere conto di tre componenti: in primis, la competenza nel settore in cui verrà inserito l’assessore; in secondo luogo, la rappresentatività, cioè i voti raccolti alle ultime elezioni e il peso all’interno delle varie liste che mi hanno sostenuto; e, infine, la capacità di saper lavorare di squadra".

Potrebbe scegliere persone non residenti in paese?

"Non è escluso che possano esserci assessorati affidati a figure esterne, nel caso rientrino nei parametri che ho indicato. Persone che esprimano un’autorevolezza riconosciuta nel nostro territorio".

Cosa chiede a chi la affiancherà nei prossimi cinque anni?

"Di continuare nel solco del primo mandato, dove abbiamo lavorato tutti nella stessa direzione senza fare promesse, ma puntando su un programma concreto e realizzabile. Questo ci chiedono i cittadini che hanno rinnovato la fiducia alla nostra amministrazione. E, quindi, chi farà parte della prossima squadra, dovrà tenere conti questi fondamentali obiettivi".

Fra le deleghe da assegnare ci sono i lavori pubblici...

"Sì, per questo motivo ho parlato di competenze. Intendiamoci: è un settore dove è richiesta una preparazione tecnica, che non si può inventare. Mi consenta un’iperbole: non possiamo mettere filosofi ad occuparsi dei lavori pubblici".

Nessuna anticipazione?

"No, guardi sarebbe prematuro, ci sto lavorando e ho le mie idee, ma è ancora troppo presto. Chiedo soltanto di avere fiducia nelle mie scelte".

Matteo Radogna