Sarà sottoposta a un’accurata valutazione, la permanenza del Comune nell’Asp del Delta per la gestione dei servizi sociosanitari. Il tema è emerso il 30 dicembre scorso in Consiglio comunale, dove è stata approvata la convenzione con i Comuni di Argenta, Codigoro, Fiscaglia, Goro, Lagosanto, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, l’Ausl di Ferrara, l’Asp del Delta e l’Asp ‘Eppi Manica Salvatori’ per l’integrazione delle prestazioni sociali e a rilievo sanitario nel Distretto Sud-Est. Incalzata dal consigliere Marco Fabbri sulle politiche sociosanitarie che la giunta Negri intende mettere in campo, il vicesindaco Maura Tomasi ha espresso l’intenzione dell’amministrazione di valutare la permanenza nell’Asp del Delta. Non è un caso, infatti, che la convenzione prorogata in Consiglio abbia una scadenza limitata al 27 ottobre prossimo. "Non nascondo di essere sempre stata contraria all’entrata di Comacchio in Asp, preferendo il mantenimento della gestione dei servizi sociosanitari in seno al Comune per tutelare anziani, disabili e persone disagiate economicamente. Ma le scelte sono state diverse e il treno è partito". Secondo l’onorevole Tomasi, in Asp ci sono evidenti criticità nel dare risposte all’utenza del territorio comacchiese: "L’azienda – prosegue – copre un’area vasta e deve tenere in considerazione caratteristiche ed esigenze territoriali diverse. Indubbiamente, Comacchio non ha le medesime necessità di Lagosanto o di Codigoro. Tant’è che recentemente abbiamo provveduto anche all’assunzione di due assistenti sociali a Comacchio per garantire il servizio a cittadini che ne necessitano". Per questo motivo, si è deciso di prorogare la convenzione, ma per un periodo limitato (al 27 ottobre, appunto) per approfondire al meglio la situazione: "Una verifica che – precisa Tomasi – non abbiamo potuto fare a soli tre mesi dal nostro insediamento, tantomeno potevamo apportare stravolgimenti con un’emergenza sanitaria in atto. Questa proroga limitata nel tempo ci permetterà di verificare al meglio la situazione. Non escludiamo nessuna opzione, entro il termine del 27 ottobre".
Tra le possibilità, c’è quella di un nuovo accordo con l’Asp del Delta, che risponda maggiormente alle esigenze sociosanitarie di Comacchio e delle sue località; altra opzione è quella di riportare la gestione del servizio in seno al Comune. Strategie che saranno valutate in questi mesi, attraverso un attento lavoro di analisi che sarà finalizzato a garantire al territorio un livello di servizi che rispondano alle esigenze dei cittadini interessati, "e questo – conclude Tomasi – è imprescindibile, considerando anche l’attuale situazione che stiamo affrontando".
Valerio Franzoni