FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Consiglio Ferrara interrotto da esponenti pro Palestina: la reazione di Alan Fabbri

L’atmosfera si surriscalda quando i manifestanti iniziano a esibire manifesti al grido di ‘vergogna’. Il sindaco non ci sta e replica arrivando praticamente naso a naso

Consiglio Ferrara interrotto da esponenti pro Palestina: la reazione di Alan Fabbri

Ferrara, 24 marzo 2025 –  La tensione è altissima. Un gruppo di manifestanti pro Palestina, con tanto di bandiere e striscioni, è intervenuto durante la seduta del Consiglio Comunale per sottolineare la contrarietà alla mozione – presentata dai gruppi di maggioranza – finalizzata al riconoscimento dei due popoli e due stati. Israele e Palestina.

Consiglio comunale interrotto da rappresentati pro Palestina a Ferrara: la reazione del sindaco Alan Fabbri (Foto Dire)
Consiglio comunale interrotto da rappresentati pro Palestina a Ferrara: la reazione del sindaco Alan Fabbri (Foto Dire)

L’atmosfera si surriscalda quando, interrompendo la discussione al grido di “vergogna” i manifestanti iniziano a esibire manifesti e a sventolare le bandiere palestinesi. Il sindaco Alan Fabbri non ci sta. Si alza e replica: “Vergognatevi voi, rispettate il Consiglio Comunale che è un consesso democratico”. Si avvicina agli spalti del pubblico.

Uno dei leader della manifestazione pro-Palestina scende a sua volta e si avvicina. Arrivano praticamente naso a naso. Intervengono prontamente le forze dell’ordine. Il rischio è di arrivare alle mani. Il primo cittadino si rivolge anche al presidente del centro sociale La Resistenza, Francesco Ganzaroli: "Quado dici che ho le mani sporche di sangue, non sai quello che dici”.

Pronta la replica di Ganzaroli che non ci sta. "Come fai - dice rivolgendosi a Fabbri - a professarti fratello dei palestinesi se non spendi neanche una parola per quelli uccisi, se stringi la mano all'ambasciatore di Israele e se non prendi posizione contro le frasi dell'ex consigliere Zocca che ha paragonato i palestinesi alle nutrie”.

Interviene anche la polizia locale, oltre alla Digos. In aula i consiglieri iniziano a rumoreggiare. Sembra che i più agitati siano stati allontanati. Qualche grido del tenore “genocidio, genocidio” echeggia ancora in un’aula con i nervi sempre più a fior di pelle. Un diverbio si registra anche tra il consigliere dem, Enrico Segala e lo stesso Fabbri. "Non ci può accusare di complicità con questi manifestanti”, replica l’esponente della minoranza.

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2 giorni fa
... ognuno lo interpreti come vuole