REDAZIONE FERRARA

Comprò televisore con un assegno rubato: Denis Occhi condannato a nove mesi

Altri guai per l’uomo che era stato assolto per l’omicidio Anteghini

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Altri guai per Denis Occhi, muratore quarantenne con diversi precedenti penali ma soprattutto una storia di omicidio alle spalle dalla quale è uscito totalmente pulito, nonostante la confessione (e ritrattazione) dopo che la sentenza di assoluzione passò in giudicato. Il delitto, lo ricordiamo, è quello di Giada Anteghini, 27enne ex moglie di Occhi, aggredita nel sonno e morta il 23 gennaio 2006 dopo oltre 400 giorni di coma vegetativo.

L’uomo, attualmente detenuto per altra causa, è finito nuovamente in tribunale per una vicenda legata a un assegno rubato. L’accusa nei suoi confronti era ricettazione. Secondo le ricostruzioni dell’accusa, nel settembre del 2015 l’imputato sarebbe entrato in possesso di un carnet di assegni rubati a un imprenditore. Ne avrebbe poi utilizzato uno (da 698 euro) per comprare un televisore all’Ipercoop il Castello. Un fatto per il quale è finito sotto inchiesta per il reato di ricettazione.

Il caso è approdato ieri pomeriggio davanti al giudice Silvia Marini. Il pubblico ministero onorario Stefania Borro ha chiesto nove mesi di reclusione. Il difensore di Occhi, l’avvocato Pietro Gabriele, ha sostenuto la tesi della mancanza di dolo nell’accaduto, anche alla luce della situazione di difficoltà nella quale il suo assistito si trovava in quel periodo. Inoltre, non ci sarebbe stato danno per la persona offesa, dal momento che la banca ha immediatamente contattato il cliente attivando la procedura di sinistro assicurativo. Il giudice, al termine della discussione, ha accolto la richiesta della procura, condannando il muratore a nove mesi di reclusione.