Comacchio (Ferrara), 22 luglio 2024 – Lotta tra la vita e la morte all’ospedale una 14enne, originaria di Comacchio, promessa della danza ma che da qualche anno aveva interrotto gli studi all’accademia del teatro della Scala a Milano. La minorenne è rimasta ferita gravemente dopo essere stata coinvolta in un incidente a Brugherio di Monza in Brianza. Il suo monopattino sul quale c’era anche un’altra ragazzina si è scontrato con un’auto.
Mentre la coetanea non si è fatta quasi nulla, la 14enne di Comacchio è stata trasportata in elicottero all’ospedale Niguarda di Milano, gravissima. La notizia in brevissimo tempo ha raggiunto i compaesani della città lagunare che hanno organizzato una veglia in chiesa venerdì scorso. Alle 21 in uno dei templi del territorio si sono presentate una settantina di persone.
Così il prete: "L’iniziativa è nata dai parrocchiani che conoscono la famiglia della ragazzina. C’erano tante persone in chiesa a testimoniare l’unità della chiesa nei momenti felici ma anche in quelli difficili come quello sta vivendo la 14enne. Una partecipazione che testimonia l’affetto del paese. Continueremo a pregare per lei".
La madre e la ragazza si sono trasferite da sette anni a Brugherio, ma il padre abita ancora a Comacchio. Mamma e figlia, fra l’altro, avrebbero dovuto fare ritorno nella città lagunare in questi giorni per passare le vacanze. Il padre della 14enne ringrazia i parrocchiani: "Sapere che c’è energia positiva intorno a noi ci aiuta. Sentire la vicinanza del nostro paese è importante. In questo momento però non possiamo fare altro che pensare a nostra figlia. Stiamo vivendo un incubo e non possiamo fare nulla se non aspettare e sperare. Aveva da poco compiuto gli anni (il 16 luglio) e quello che è successo ha dell’incredibile. Va oltre la tragedia perché non so darmi una spiegazione".
E poi i ricordi inevitabilmente affiorano: "Non è facile fare il genitore da così lontano – continua il padre –. Quando aveva 7 anni ricordo che danzava in casa e la vedevo tutti i giorni. Poi la scelta di studiare a Milano, un sogno da inseguire. Qui a Comacchio ho un’attività, ma quando potevo ci sentivamo spesso". La notizia dell’incidente è stata un fulmine a ciel sereno per il padre: "Quando mi è arrivata la telefonata della madre mi è caduto il mondo addosso. Appena ho potuto le ho raggiunte all’ospedale. Ora sono appena ritornato a Comacchio per mettere a posto alcune cose con la mia attività, ma il prima possibile tornerò da mia figlia. In questo momento non riesco a dormire e a mangiare. Penso soltanto a lei, credo sia normale per un padre. Voglio ringraziare ancora i paesani che hanno pensato alla nostra famiglia. Vorrei ringraziarli tutti ma non posso: le mie energie sono tutte per mia figlia".