"Code sulla Ferrara-Mare deterrente per i turisti"

I dem Zappaterra e Fabbri chiedono lumi in Regione. Corsini: "Lavori in ritardo per impatto della pandemia"

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Anche l’estate 2020 è iniziata con lunghe code sulla Ferrara-Porto Garibaldi dovute ai cantieri per la manutenzione dei tratti più ammalorati. La questione è stata al centro dell’interrogazione urgente discussa ieri in assemblea legislativa regionale e sottoscritta dai consiglieri Pd Marco Fabbri e Marcella Zappaterra (foto). "A marzo 2019, proprio per questa situazione che si replica anno dopo anno e successivamente a numerose interrogazioni e documenti presentati dal Pd in Regione, la giunta regionale si era impegnata a predisporre una programmazione coordinata con Anas per la manutenzione del tratto, prioritariamente nei periodi antecedenti o successivi alla stagione estiva", ha richiamato Fabbri presentando il question time.

L’assessore alla mobilità Andrea Corsini, nella risposta, ha riportato di un incontro con Anas dello scorso 5 maggio e da lui richiesto proprio per fare il punto sulle attività di manutenzione e sulla realizzazione di nuove opere nel territorio regionale. La società, in quell’occasione, aveva riferito di avere in programma, per il periodo giugno-settembre, il rifacimento di alcuni tratti del raccordo autostradale per un investimento di 500mila euro. Interventi che richiedono temperature atmosferiche miti e che, a detta di Anas, non era stato possibile anticipare alla primavera dato che l’emergenza Covid aveva generato difficoltà di reperimento del materiale necessario così come del personale addetto alle lavorazioni. "Ci auguriamo che i lavori si concludano nel più breve tempo possibile e siamo certi che la Regione Emilia-Romagna controllerà che ciò avvenga. – è il commento di Marco Fabbri – Quest’estate ci aspettiamo grandi flussi verso il litorale. Il tratto Ferrara-Porto Garibaldi è il punto di raccordo di due arterie importanti: la Romea che collega Venezia a Ravenna e l’autostrada A13 Padova-Bologna. È un corridoio fondamentale per le attività produttive e il turismo costiero che non può qualificarsi come un brutto biglietto da visita o addirittura un deterrente a causa di code e rallentamenti".