REDAZIONE FERRARA

Ferrara, lunghe code per il permesso di soggiorno: cosa sta succedendo

Il caso degli ucraini. E il 28 febbraio scade l’assistenza sanitaria. L’associazione: “Da italiani chiediamo scusa”. La polizia: “Prima il rinnovo era automatico”

La questura (foto archivio) stima una cifra attorno ai 400 rinnovi di permessi

La questura (foto archivio) stima una cifra attorno ai 400 rinnovi di permessi

Ferrara, 8 febbraio 2025 – Tutto viene portato alla luce da una mail. Titolo: “Nascere dalla parte sbagliata”. Firmato: associazione Nadiya. Motivo, le “interminabili code” per il rinnovo del permesso di soggiorno dei cittadini ucraini in Ercole d’Este, davanti al portone della questura, che si sono create ieri mattina.

“Siamo qui dall’alba – racconta una giovane donna –, infreddoliti, stanchi e non sappiamo quando toccherà a noi”. Roberto Marchetti, responsabile dell’associazione che si occupa di assistere donne – soprattutto badanti – che si trovano in situazione di difficoltà economica o per problemi di salute, spiega in quella mail: “Abbiamo accompagnato, nell’unica mezza giornata settimanale concessa dalla Questura, alcuni ucraini per il rinnovo del loro permesso. La nostra delusione è stata grande in quanto, nonostante fossimo arrivati già molto prima dell’apertura dello sportello, eravamo già 157esimi nella coda”. Tante le facce, qualcuna in fila già dalle 4 del mattino, “infreddolite e rassegnate”.

“E io, da italiano, guardandole mi sono sentito in dovere di chiedere scusa”. L’affondo non è terminato: “Provo molta vergogna – continua la mail – nel percepire me stesso in una condizione di privilegio, per il solo fatto di essere nato dalla parte giusta (?) del mondo. Ritengo però che la stessa vergogna la dovrebbero provare tutti coloro che, come me, vedono in questi stranieri in coda solo degli esseri umani, disgraziatamente più sfortunati di noi”.

La risposta – esplicativa e non certo polemica – dell’ufficio Immigrazione arriverà poco dopo. La causa delle lunghe code? Il cambio della normativa in materia di rinnovi di permessi di soggiorno: a differenza dei due anni precedenti, quando il tutto avveniva in automatico e ci si doveva presentare solamente per il ritiro del documento, ora il richiedente – ai sensi del decreto legge 202 del 27 dicembre 2024 – per chiedere il rinnovo dovrà presentare l’istanza, corredata da una marca da bollo da 16 euro.

“Istanze – spiegano da Palazzo Camerini – che rimarranno sospese fino alla definizione dell’entità dei costi a carico dell’utenza, che avverrà con una successiva disposizione ministeriale”. Comunicata attraverso i canali web della Questura. Integrazioni contributive e documentali, poi, potranno essere consegnate mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, negli stessi uffici di Ercole d’Este. “In vista di un notevole numero di rinnovi – conclude la nota della polizia –, sarà data priorità per esigenze sanitarie e lavorative”. Ad aumentare il flusso di persone – ad oggi si prevedono all’incirca 400 richieste a fronte delle 4.000 di inizio emergenza ucraina – ci si è messa pure la data del 28 febbraio, quando cioè scadrà l’assistenza sanitaria. E oggi è già l’8...